Prima l'invito dell'Anm, poi l'intervento alla manifestazione della Cgil a Roma. Sigfrido Ranucci ancora sotto i riflettori, dopo il terribile attentato subìto il 16 ottobre scorso e la multa di 150 mila euro da parte del Garante della privacy, che ha sanzionato Report per la messa in onda di un audio tra l'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini. Il giornalista, in mattinata, arriva all'assemblea dell'Associazione nazionale magistrati, dove viene accolto tra gli applausi delle toghe. Il conduttore di Report si esprime contro il ritiro delle querele nei suoi confronti da parte degli esponenti politici, appello lanciato negli scorsi giorni come atto di solidarietà con il cronista. Poi sferza i magistrati sul correntismo e infine entra nel dibattito sul referendum per la separazione delle carriere, dicendosi contrario alla riforma voluta dal governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni. "Io non voglio che ritirino le querele contro di me. Io voglio vincere sul campo, non per assenza di giocatori. Però vorrei che se un politico denuncia un giornalista, sapendo che quello che il giornalista ha detto è vero, poi paghi - incalza Ranucci dal palco dell'Anm - E paghi anche salato, perché ha scomodato la giustizia, ha ingolfato la giustizia e ha fatto un'evidente intimidazione alla libertà di stampa". Non manca la frecciata alle toghe, in particolare contro il meccanismo delle correnti. "L'Associazione nazionale dei magistrati deve cominciare a ragionare in maniera meno correntizia, perché è un vizio politico quello delle correnti", obietta davanti ai magistrati riuniti a Roma. E ancora: "Il cittadino deve recuperare fiducia nella magistratura. Io ho grandissimo rispetto e grandissima fiducia nella magistratura come cittadino italiano, nonostante abbia un numero alto di denunce, più di 220, quindi dovrei essere quello più arrabbiato". Da qui il no alla separazione delle carriere voluta dal centrodestra, che sarà sottoposta a referendum: "Io sono contrario alla separazione delle carriere perché in tutti i Paesi dove c'è la separazione delle carriere, il pm poi alla fine è sottoposto al potere politico".
Dall'Anm alla Cgil, dove Ranucci è protagonista nel pomeriggio, intervenendo in collegamento alla manifestazione di Roma contro la manovra. Il giornalista rilancia sulla libertà di stampa e ringrazia il sindacato di Maurizio Landini. "Ringrazio il sindacato per aver messo in agenda il tema della libertà di stampa, non è una parola vuota ma un valore vicino alle esigenze della gente", dice. Poi scalda la platea: "Bisogna combattere perché ci sia davvero libertà di stampa, approvando norme contro le querele temerarie; e contro le leggi che vogliono metterci il bavaglio".
Il tutto alla vigilia del ritorno in onda di Report, previsto per stasera. In puntata, ha già fatto sapere Ranucci, si parlerà anche della multa di 150mila euro del Garante della Privacy sull'audio tra Sangiuliano e la moglie.
E Il Fatto Quotidiano, nell'edizione di ieri, ha rilanciato, parlando di un presunto incontro - prima della decisione sulla sanzione - tra un componente dell'Authority, l'ex An Agostino Ghiglia, e i vertici di Fratelli d'Italia.