Rivoluzione nella casa reale svedese: il re Carlo XVI Gustavo ha deciso di revocare a cinque dei suoi sette nipoti i privilegi dinastici. Non si tratta di uno scontro in seno alla famiglia ma di una misura per venire incontro alle esigenze, anche d'immagine, di una monarchia moderna e non pesare troppo sulle tasche dei contribuenti. È toccato ai due figli del principe Carl Philip (Alexander e Gabriel) e i tre figli della principessa Madeleine (Leonore, Nicolas e Adrienne), tutti di età compresa tra uno e cinque anni: non godranno più del titolo di Altezza reale, non saranno neppure obbligati, una volta adulti, a svolgere mansioni reali e soprattutto non riceveranno l'annuale appannaggio. Una scelta che è stata accolta con favore dai genitori dei diretti interessati: «Chris e io pensiamo che sia un bene che i nostri figli abbiano una maggiore opportunità di plasmare le loro vite come privati cittadini in futuro», ha commentato la principessa Madeleine, sottolineando che «il cambiamento è stato pianificato a lungo». Sulla stessa lunghezza d'onda il fratello, Carl Philip, che in un messaggio su Instagram ha messo l'accento sul fatto che questo darà ai suoi due figli «una maggiore libertà di scelta nella vita». Secondo gli osservatori, con questa mossa il re ha voluto dare un segnale che non c'è bisogno di sovvenzionare così tanti membri della famiglia reale che si è allargata molto rispetto a 100 anni fa.
L'iniziativa non ha colpito i due nipoti che sono in linea diretta di successione al trono - Estelle e Oscar, figli della primogenita principessa Vittoria - così come gli altri due figli del monarca: la principessa Madeleine e il principe Carl Philip «continueranno il loro lavoro nelle fondazioni e organizzazioni senza scopo di lucro. Inoltre, svolgeranno funzioni ufficiali nella misura decisa da Sua Maestà».
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