Coronavirus

Una reazione avversa dopo l'iniezione

Infermiere colpito da paralisi facciale: si tratta di sindrome di Bell

Una reazione avversa dopo l'iniezione

In piena campagna vaccinale, per di più di un vaccino contro il Covid arrivato in tempi record, ogni reazione anomala alla somministrazione del farmaco viene seguita più che mai con grande attenzione. Gli effetti collaterali dell'antidoto di AstraZeneca sono stati finora modesti, come previsto dall'attenta sperimentazione, che non ha saltato alcun passaggio.

I riflettori si sono accesi in particolare su un caso che si è registrato nell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, dove un operatore sanitario a poche ore dall'inoculazione del vaccino ha manifestato una disfunzione del nervo che regola i muscoli facciali, meglio nota come paralisi di Bell. Nulla di grave, ma comunque una reazione avversa da tenere presente. La Asl di Avezzano-Sulmona ha fatto sapere che le condizioni cliniche del paziente non destano preoccupazione, ma la reazione viene comunque studiata per capire da cosa sia stata determinata e se rientri tra le eventualità previste. Fortunatamente si tratta di una disfunzione lieve, che scompare da sola in breve tempo, con una completa guarigione funzionale.

Non è la prima volta che si manifesta. Casi analoghi sono stati segnalati nel Documento sul vaccino del 10 dicembre 2020 della Food and Drug Administration (Agenzia americana del farmaco), che riporta di 4 persone, che hanno ricevuto il vaccino, tra gli oltre 43mila partecipanti allo studio. Nel documento viene riportato come il tasso di tali casi coincida con l'incidenza di tale sindrome tra la popolazione generale e che non c'è una base chiara per stabilire una relazione causale in questo momento. L'Agenzia americana del farmaco raccomanda di sorvegliare i casi man mano che viene inoculato il vaccino in popolazioni più ampie.

L'Azienda sanitaria abruzzese si è prontamente attivata per monitorare l'evento che ha colpito l'operatore sanitario, non escludendo però che si possa trattare di una concomitanza. Comunque provvederà ad attivare i flussi informativi verso le strutture di vigilanza nazionali, tra cui il ministero della Salute, e a segnalare il caso all'Agenzia italiana del farmaco. «Particolare attenzione si sta ponendo, come nel caso di tutte le vaccinazioni, sui possibili effetti collaterali e reazioni avverse, immediate o a breve tempo che si dovessero verificare sulle persone vaccinate, anche valutando attentamente, sulla base di dati sufficienti, l'eventuale rapporto di causa-effetto», fa sapere la Asl.

In Liguria, invece, si sta seguendo la vicenda di un donna di 89 anni, residente in una Rsa di Genova, morta ieri mattina dopo la vaccinazione anti Covid. Secondo l'azienda sanitaria ligure la paziente è stata colta da un'emorragia cerebrale e da rash cutaneo.

Al momento non si rilevano nessi causali diretti tra emorragia e vaccino, ma nulla viene lasciato al caso e sono state avviate le indagini autoptiche necessarie per confermarlo.

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