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Renzi attacca ancora Letta: "Campanella? Vi dico chi ha sbagliato..."

Intervenuto al programma "Belve", Renzi ha parlato dell’ormai famoso passaggio della campanella con Enrico Letta e si è difeso sul caso dello 007 Mancini

Renzi attacca ancora Letta: "Campanella? Vi dico chi ha sbagliato..."

Di tempo ne è passato e di eventi politici ne sono accaduti eppure tra Matteo Renzi ed Enrico Letta i rapporti non si sono mai del tutto ricuciti. Molti ricordano quanto accaduto nel corso della famosa del passaggio della campanella, la cerimonia di insediamento del nuovo governo, nel febbraio del 2014. Un appuntamento durato pochi secondi ma che ha segnato un allontanamento prima personale e poi forse politico tra il leader di Iv e l’attuale segretario del Pd.

"Non avevo nessun tipo di rivalsa verso Letta. Ho pensato che stesse facendo una figuraccia, ho pensato che di fronte alle Istituzioni non si scherza. Lì, in quel momento, Enrico sta facendo una cosa che non si fa. Sta puntando a dire: guardate, sono la vittima, anziché rispettare le istituzioni. Credo che abbia fatto un errore lui", ha spiegato Renzi nella puntata del programma "Belve", condotto da Francesca Fagnani, che andrà in onda questa sera su Rai 2.

L’ex premier è ritornato anche sulla vicenda dell'incontro in autogrill con lo 007 Marco Mancini che ha scatenato un putiferio politico. Renzi ammette che non si mai sarebbe aspettato tale tempesta: "Assolutamente no. Mancini è un agente dei servizi segreti italiani, incontra regolarmente tanti politici. Io non ho niente da nascondere, per cui andando di corsa gli ho detto: 'Ci vediamo all'autogrill'”, ha affermato il leader di Iv che ha evidenziato che se deve incontrare qualcuno di nascosto "lo faccio in ufficio: questo spieghiamolo ai teorici del complotto. Ho detto a Mancini le stesse cose che potrei dire a lei o che posso dire uscendo di qui, sono una persona trasparente".

Renzi ha garantito di "non aver parlato minimamente" con Mancini di questioni personali "né mie né sue. Io non parlo di questioni personali con nessuno, nemmeno con lei". Il leader di Iv ha, però, spiegato di aver discusso di questioni di interesse nazionale:"Assolutamente sì", ha confermato l'ex premier.

Infine un pensiero Renzi lo riserva anche a colleghi che un tempo gli erano molto vicini. "Mi ha fatto effetto vedere le stesse persone che ti lusingavano, per non dire altre parole, che il giorno dopo ti ignorano", ha sottolineato il leader di Iv che non ha voluto fare dei nomi "anche perché farei un elenco che parte ora e finisce domani". Eppure su insistenza della conduttrice, Renzi cede ed un nome lo fa: "Le dico un nome che mi costa fatica e mi dispiace molto, legato a quando abbiamo messo Draghi al posto di Conte. Mi ha molto colpito come Graziano Delrio ha fatto un appello ai nostri, agli ex, dicendo 'lasciate Matteo venite con noi. Quella è stata una cosa che da Graziano non mi aspettavo", ha ammesso l’ex premier che, però, schietto come è ha affermato di averne parlato direttamente con l’esponente dem arrivando a spiegargli "che umanamente la ferita ha lasciato una cicatrice grande. Perché me lo aspettavo da tanti, da lui no.

Non pensavo che Graziano potesse diventare un membro del Politburo in quel modo".

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