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Repubblica "cancella" Salvini. La Lega: "Minaccia ignobile"

Il titolo del quotidiano romano scatena la reazione del Carroccio: "La cultura dell'odio inequivocabilmente a sinistra"

Repubblica "cancella" Salvini. La Lega: "Minaccia ignobile"

Matteo Salvini finisce nel mirino di Repubblica. Il quotidiano diretto da Carlo Verdelli questa mattina è andato in edicola con un titolo piuttosto forte: "Cancellare Salvini". Il titolo di apertura del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari è legato a un'intervista a Graziano Delrio in cui il capogruppo dem chiede a gran voce la rimozione dei dl Sicurezza voluti dall'ex ministro degli Interni per porre un freno ai flussi migratori. Nell'intervista Delrio non usa giri di parole: "Dopo la legge di bilancio è arrivato il momento di intervenire sui decreti Salvini. Partendo dalle cose che sicuramente condividiamo e che abbiamo già scritto: accogliere i rilievi fatti dal presidente della Repubblica e scrivere una nuova legge sull’immigrazione che superi l’emergenza e affronti il problema dal punto di vista strutturale. Con decreti flussi, persone che arrivano con nome e cognome, viaggi regolati dalle ambasciate e non affidati a scafisti senza scrupoli".

Insomma, dai dem arriva la richiesta (per altro già "approvata" dal ministro Lamorgese) di smantellare in tempi brevi i decreti che regolano i flussi migratori. Ma il titolo con cui Repubblica ha presentato l'intervista a Delrio sul quotidiano ha scatenato aspre polemiche, soprattutto in un momento caldo della campagna elettorale per le Regionali che ha visto il leader della Lega ricevere minacce e diverse contestazioni di piazza. E così la Lega fa quadrato attorno al suo leader e i capigruppo di Camera e Senato, Molinari e Romeo puntano il dito contro il quotidiano romano: "La prima pagina di oggi de 'La Repubblica' è la testimonianza diretta che la cultura dell’odio sta inequivocabilmente a sinistra, che, come da suo Dna, non tollera quanti non si riconoscono nelle sue posizioni; è una minaccia ignobile che travalica il dibattito politico e la divergenza di opinioni. Pensare di poter 'cancellare' chi la pensa diversamente, rimanda alla mente scenari inquietanti e inaccettabili". Poi arriva l'affondo dei due esponenti del Carroccio: "Sconcerta che un quotidiano di questo calibro faccia filtrare così tanto odio e meschinità; e poi parlano di tolleranza e democrazia. Sappiano comunque che possono scrivere e dire ciò che vogliono perchè il consenso della Lega e di Matteo Salvini è fatto di ascolto, partecipazione e rispetto delle regole: non basta un titolo di giornale per fermare un movimento popolare".

E Alessandro Morelli ha annunciato anche un esposto all'Ordine dei giornalisti contro il quotidiano per "istigazione all'odio". "Pur essendo consci dei diritti di cui gode la categoria giornalistica, ci chiediamo dove sia la libertà di stampa nel cancellare Salvini e presenterò in questi giorni un esposto all’Ordine dei giornalisti contro il quotidiano", ha detto il deputato e responsabile Editoria della Lega, "Leggere certe porcate da chi si arroga il ruolo di giudicante rispetto a comportamenti d'odio altrui, basandosi su una presunta superiorità morale che è frutto solo della totale lontananza dalla vita reale, dal buonsenso e dai cittadini, qualifica chi le scrive. I colleghi di Repubblica non possono non rendersi conto dell'infamia compiuta nei confronti non tanto di un politico di cui non si condividono le idee, ma di un esponente visto come un nemico".

Il commento di Matteo Salvini non si è fatto attendere: "Questa è istigazione a delinquere. Poi parlano di odio e di violenza... . Gli unici che istigano all'odio e alla violenza sono loro". E a sinistra regna come sempre il silenzio. L'indignazione si manifesta solo nel caso di insulti che arrivano da destra. Mai quando le offese arrivano dal campo "rosso". Insomma la sinistra usa le ultime carte per dare l'assalto a Salvini in vista di una tornata elettorale, quella del 26 gennaio, che probabilmente deciderà le sorti del governo giallorosso. Su quanto accaduto è poi arrivata la replica del direttore di Repubblica, Verdelli che all'Adnkronos ha affermato: "Quel titolo non è un auspicio ma una sintesi giornalistica di quello che dice Delrio in un'intervista sulle questioni legate all'immigrazione. Non si tratta di "un editoriale ma è la sintesi del pensiero di Delrio il quale dice che il governo deve cancellare i decreti Salvini sull'immigrazione come è stato chiesto dal Quirinale. Abbiamo riportato quello che ha detto Delrio, punto.

Sarebbe diverso se, viceversa, ci fosse un editoriale con scritto 'cancellare Salvini'".

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