Un primo contatto tra gli ambasciatori di Forza Italia e del Carroccio è avvenuto giovedì pomeriggio. Ora si attende il ritorno di Matteo Salvini dal Marocco, previsto per oggi, per continuare il lavoro preparatorio in vista della manifestazione di Bologna. Berlusconi ai coordinatori regionali ha fatto sapere che dovrebbe incontrare Salvini martedì sera per un confronto operativo. E quella sarà la sede in cui, se tutto andrà liscio, si scioglieranno davvero le ultime riserve. «Un tempo quando c'erano situazioni come questa si chiudevano in una stanza Berlusconi e Bossi. E risolvevano tutti i problemi», spiegano dall'uno e dall'altro fronte. Ora si cercherà di recuperare le vecchie abitudini.
I nodi sono diversi e intricati rispetto a un appuntamento che segnerà la prima volta di Berlusconi e Salvini insieme sullo stesso palco e riporterà il presidente di Forza Italia in un contesto di piazza, dopo parecchio tempo. C'è ovviamente un problema di gerarchia degli interventi. Chi sarà a chiudere la kermesse anti-Renzi? Salvini accetterà di cedere il palco al Cavaliere o pretenderà per sé i riflettori? E ancora: come accoglierà una piazza a forte trazione leghista il presidente di Forza Italia? Chi dovrà salire sul palco, oltre ai due e probabilmente Giorgia Meloni? E ancora: quali saranno i temi trainanti su cui i due leader si soffermeranno?
Berlusconi che non si è mai tirato indietro rispetto al richiamo della piazza ha già allertato i coordinatori regionali che saranno i veri motori organizzativi (per la Lega Gianluca Pini è attivo da settimane). L'idea di massima è quella di lavorare su una piattaforma che comprenda tasse, immigrazione, lavoro e giustizia. Si vorrebbe anche presentare il testo di modifica costituzionale - a cui sta lavorando Armando Siri - dell'articolo 67 per abolire il vincolo di mandato che si trasformerà, secondo l'idea del responsabile economico di «Noi con Salvini» in un dettagliato vincolo sul programma presentato agli elettori.
Nella manifestazione - che non si chiamerà più «Blocca Italia» come inizialmente proposto, ma «Liberiamoci e Ripartiamo» - dovrebbe essere presentato anche uno studio che dimostra come il 90% degli italiani non tolleri più il fenomeno del trasformismo parlamentare, esploso in maniera fragorosa in questa legislatura.
Sullo sfondo, in merito alle indiscrezioni uscite sul salvataggio da parte di Berlusconi della Fondazione Einaudi, il deputato di Scelta Civica, Alberto Bombassei, smentisce di essere tra i protagonisti dell'operazione e di essere intenzionato a diventare azionista dell'istituto.
Mario Mantovani, invece, in attesa del pronunciamento del Tribunale del Riesame, lancia tramite il suo spin-doctor Andrea Camaiora, il blog www.mantovanionesto.it «per ripercorrere una storia politica e un percorso mai scalfito da scandali».