Nelle intercettazioni agli atti dell'inchiesta su presunti concorsi truccati nel mondo accademico italiano, condotta dalla procura di Firenze, «ci sono delle persone che parlano di
università come una sorta di mercato: le malattie si combattono con gli atteggiamenti, con la prevenzione e con un costante lavoro quotidiano come noi cerchiamo di fare, e in questo la magistratura ci aiuta», ma «il corpo della maggioranza assoluta dell' università è un corpo sano: questo è un fenomeno di malcostume che riguarda una parte marginale della comunità universitaria nazionale». Lo ha detto ieri il rettore dell'Università di Firenze, Luigi Dei, riferendosi poi a Roberto Cordeiro Guerra, il professore ordinario di diritto tributario nel dipartimento di scienze giuridiche dell'università di Firenze, coinvolto nell'inchiesta e interdetto per un anno, Dei ha spiegato che l'università sta attendendo «di ricevere il provvedimento di interdizione» e «siccome abbiamo letto che questo provvedimento esiste, attiveremo subito le procedure per garantire il regolare svolgimento delle lezioni didattiche» e «per quanto riguarda i provvedimenti disciplinari c'è un iter che corre parallelo e diverso da quello della magistratura. Siamo pronti a fare pulizia al nostro interno». Il rettore, infine, ha assicurato che l'ateneo sta lavorando per sostituire il docente indagato nell'inchiesta e garantire in tempi brevi la prosecuzione dell'attività.
Intanto l'inchiesta continua e a breve verranno riascoltati dai pm rtitolari dell'inchiesta tutti i docenti indagati che, per voce dei loro avvocati difensori, auspicano «tempi brevi per chiarire definitivamente le ipotesi di reato».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.