"Rimandare il referendum?". Così Mentana smonta Alfano

Il giornalista smonta la proposta del ministro di rinviare il referendum: "Rispetto per i terremotati significa dare loro un tetto e un seggio per votare"

"Rimandare il referendum?". Così Mentana smonta Alfano

A far scatenare la polemica è proprio Angelino Alfano. "Qualora una parte dell'opposizione chiedesse lo spostamento del referendum, mi unirei alla richiesta", dice ai microfoni di Rtl. E subito scoppia il putiferio. Perché l'opposizione lo travolge coi "no" e pure Palazzo Chgi interviene per zittirlo. "Capisco lo scrupolo, la sensibilità, il rispetto per le popolazioni di Umbria e Marche - si chiede, invece, Enrico Mentana - ma che senso avrebbe rinviare il referendum?".

Alfano ci tiene subito a precisarlo: "Lo dico a livello personale come capo del mio movimento e credo che una richiesta di questo tipo non potrà non essere presa in considerazione". Eppure, a distanza di pochi giorni da quando Pierluigi Castagnetti ha proposto il rinvio per sisma, il ministro dell'Interno ci riprova. Da Forza Italia alla Lega Nord, passando pure per il Movimento 5 Stelle, Alfano raccoglie solo "no". Persino Matteo Renzi si affretta a dire che la proposta di rinviare la data del voto per il referendum costituzionale in seguito al sisma che ha colpito il centro Italia non è affatto al vaglio del governo.

Sulla querelle referendaria è intervenuto anche Mentana. Che ha spiegato perché il governo non può e non deve rimnviare il voto: "Abbiamo promesso che daremo subito un tetto a queste decine di migliaia di connazionali, e saremo pure in grado di dar loro un seggio per votare.

È anche così che li si aiuta a rivedere la vita di tutti i giorni. E si toglie a tutti gli altri l'osso di una polemica che sarebbe infinita, come infinita diventerebbe la campagna referendaria. Per carità, chiudiamola il 4 dicembre, grazie".

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