Un anno fa i fuochi artificiali, oggi i conflitti a fuoco. Un anno fa le medaglie, oggi i coltelli e i revolver. Rio de Janeiro a un anno dall'apertura delle prime Olimpiadi del Sudamerica, fa un bilancio dell'eredità dell'evento più importante della sua storia e si confronta con un'ondata di violenza senza precedenti. Al punto che ieri una maxioperazione della polizia ha militarizzato alcune delle favelas più pericolose della sterminata città brasiliana. Centinaia di agenti, supportati da 3600 militari, sono scesi in strada all'alba, alle 4,30, a Lins, a Camarista Méier, a Morro São João, a Engenho Novo, nella zona Nord della città, e Morro da Covanca a Jacarepaguá, a Ovest.
Una vera operazione militare: intere strade sono state bloccate, edifici messi a soqquadro. Il segretario della Sicurezza Roberto Sá ha reso noto il bilancio dell'azione: due morti in conflitti a fuoco, quindici mandati d'arresto eseguiti, nove dei quali su persone già in prigione, tre sospetti presi in flagranza di reato, due minori sequestrati. «Il crimine non avvisa quando attacca. Ebbene, anche noi lo colpiremo, deve sentire che non è più al sicuro come credeva in precedenza», ha commentato il ministro della Difesa Raul Jungmann in un'intervista televisiva. Jungmann ha anche annunciato che le zone di frontiera riceveranno anche maggiori investimenti sociali, in modo che la criminalità perda di attrattività per i giovani, e che i fondi per il programma Bolsa Familia saranno raddoppiati nella città.
La metropoli carioca, oltre sei milioni di abitanti, non è mai stata una città tranquilla. Ma nell'ultimo anno, dopo la pax olimpica, il crimine si è scatenato. Secondo i dati resi noti dall'Isp, l'Istituto di sicurezza pubblica, nei primi sei mesi del 2017 a Rio de Janeiro si sono verificati 753 omicidi (negli ultimi sei mesi del 2016 furono 669), e in tutto lo stato sono stati 2723, praticamente 15 al giorno. Rispetto al terzo trimestre del 2016, quello «olimpico», nel primo trimestre del 2017 gli omicidi sono aumentati del 121 per cento in città e del 125 per cento nello stato. In aumento anche gli altri reati: i furti di automobili sono passati dai 4214 del terzo trimestre 2016 ai 6809 del secondo del 2017 (+162 per cento), i furti in auto da 1235 a 1793 (+145 per cento), i furti in strada da 15.445 a 20.039 (+130 per cento).
Nell'agosto dell'anno scorso i soldati pattugliavano le strade per la sicurezza di atleti e visitatori, un anno dopo gli stessi soldati combattono la loro guerra, quella scoppiata quando i riflettori olimpici si sono spenti.
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