La ripartenza di Forza Italia ha un percorso ben preciso da coprire. Quello che va dalle amministrative in Friuli Venezia Giulia (domenica 2 e lunedì 3 aprile) e le Europee del prossimo anno. Gli avvicendamenti nell'organizzazione del partito serviranno, secondo Berlusconi che ieri è stato trasferito al San Raffaele per esami clinici, proprio a trovare lo slancio necessario all'impresa. Di obiettivi in campo ce ne sono molti. Il più scontato è ovviamente il rispetto del programma elettorale, con il suo portato di riforme chiamate a trasformare il volto del nostro Paese potrebbero cambiare il volto del nostro Paese. Il più ambizioso, invece, è modificare gli equilibri politici nell'assise europea con il voto del prossimo anno. In un'intervista al Messaggero Veneto Silvio Berlusconi traccia proprio questo secondo percorso. «L'accordo con i Socialisti in Europa sembra mostrare la corda - spiega il leader azzurro parlando delle alleanze tra le grandi famiglie politiche europee -. Alcune decisioni discutibili, come il blocco della costruzione di auto non elettriche e quella sulle case green, che imporrebbe in Italia costosissime ristrutturazioni, sono figlie proprio di questo clima politico. Naturalmente la tutela dell'ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici sono obiettivi prioritari, ma vanno perseguiti con politiche realistiche che non danneggino l'Europa a vantaggio di altri competitori mondiali». Ed è per questo che le europee del prossimo anno possono diventare strategiche. «Credo che un centrodestra europeo, affine a quello italiano, con i popolari, i liberali, i conservatori e altre forze del centrodestra democratico - osserva nell'intervista Berlusconi - sia un obiettivo al quale vale la pena di lavorare». Insomma l'ipotesi di un Ppe che abbandoni la storica alleanza, a Bruxelles, con il Pse per abbracciare i conservatori è sempre più probabile.
Sul piano interno, invece, Berlusconi stesso osserva che la polarizzazione prodotta dalle due leadership di Meloni e Schlein lascia ampio margine di manovra nel campo dei moderati. Nel giorno della scelta per acclamazione di Paolo Barelli alla guida del gruppo parlamentare azzurro di Montecitorio, Berlusconi individua gli spazi di manovra di Forza Italia. «Noi diamo rappresentanza politica al centro - spiega l'ex premier - quello vero, che come in tutta Europa è alternativo alla sinistra e che in Italia è saldamente alleato alla destra democratica. Il centrodestra oggi ha un leader forte e capace come Giorgia Meloni, ma il nostro ruolo al centro rimane insostituibile, e la polarizzazione della sinistra su posizioni radicali, con l'elezione di Elly Schlein, apre per noi spazi di crescita importanti».
«Ho ben chiaro - osserva ancora Berlusconi - il fatto che abbiamo davanti a noi un anno difficile, ma sono fiducioso nella capacità degli italiani, di chi lavora e di chi crea lavoro, di andare avanti. Questo governo è dalla loro parte e dovremo fare tutto il necessario per rimettere in moto la crescita».
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