Ripartito il reattore della centrale nucleare bloccato dalle meduse

La centrale era stata colpita dalle meduse già nel 1990

Ripartito il reattore della centrale nucleare bloccato dalle meduse
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Le meduse hanno bloccato per un paio di giorni la centrale nucleare di Gravelines, nel Nord della Francia. Un primo reattore , spento da lunedì mattina, è stato riavviato solo ieri mattina. Lo ha annunciato un portavoce di Électricité de France (Edf), la società energetica francese: "Il reattore numero 6 e stato riavviato questa mattina alle 7,30". Altre tre unita di produzione rimangono attualmente chiuse: si tratta delle unita di produzione 2, 3 e 4, spente automaticamente da domenica sera per lo stesso motivo e "ancora ferme" e con i lavori "ancora in corso", a causa delle numerose meduse finite nei tamburi filtranti delle stazioni di pompaggio dell'acqua di mare utilizzate per raffreddare i reattori, un incidente estremamente raro.

La ripresa è prevista "per i prossimi giorni", ha aggiunto il portavoce . A causa di questo incidente, che, secondo Edf, "non ha avuto alcun impatto sulla sicurezza degli impianti, sulla sicurezza del personale o sull'ambiente", la produzione di energia elettrica a Gravelines e stata completamente interrotta da lunedì mattina, mentre le unita di produzione 1 e 5 sono attualmente in manutenzione.

La centrale era stata colpita dalle meduse già nel 1990. Ci sono stati casi di chiusure di impianti in altri Paesi per la stessa motivazione, tra essi Stati Uniti, Svezia e Giappone.

Situata sulla costa della Manica, vicino a Dunkerque, Gravelines è la più grande centrale nucleare dell'Europa occidentale, con sei reattori da 900 megawatt. In futuro è previsto un suo potenziamento con l'installazione di due reattori EPR2, da 1.600 MW ciascuno, a partire dal 2040. L'acqua di raffreddamento dei reattori viene pompata dal Mare del Nord.

un'area in cui negli ultimi anni si è registrata una crescita delle popolazioni di meduse, favorita dal riscaldamento delle acque. In particolare la medusa asiatica Moon jellyfish, rilevata per la prima volta nel Mare del Nord nel 2020, è nota per la capacità di proliferare in acque calme e ricche di plancton.

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