Houthi, raid contro Tel Aviv e due portaerei americane

In risposta all'attacco americano che ha causato almeno 74 morti

Houthi, raid contro Tel Aviv e due portaerei americane
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Ancora un attacco da parte dei ribelli yemeniti degli Houthi che hanno annunciato di avere attaccato un obiettivo in Israele situato vicino all'aeroporto Ben Gurion e due portaerei statunitensi, la Truman e la Vinson. Lo riferisce il portavoce militare degli Houthi Yahya Saree durante una manifestazione a Sanàa a cui hanno preso parte centinaia di persone bruciando bandiere americane e israeliane. «A sostegno del popolo palestinese oppresso e dei suoi mujaheddin e in risposta alla guerra di genocidio in corso contro il nostro popolo a Gaza. La forza missilistica delle Forze Armate yemenite ha condotto un'operazione militare contro un obiettivo militare nelle vicinanze dell'aeroporto Ben Gurion, nella regione occupata di Giaffa, con un missile balistico Zolfaghar e condotto una duplice operazione militare contro le portaerei statunitensi Truman e Vinson, nonché contro le loro navi da guerra affiliate nel Mar Rosso e nel Mar Arabico, con diversi missili da crociera e droni», si legge nel comunicato emesso dagli Houthi. Gli attacchi non avrebbero però portato a conseguenze, né in Israele né sulle navi americane.

Intanto il bilancio degli attacchi aerei statunitensi contro un porto petrolifero controllato dagli Houthi nello Yemen è salito a 74 morti e 171 feriti, secondo quanto ha riferito lo stesso gruppo. Si tratta dell'attacco più sanguinoso della nuova campagna del presidente Usa Donald Trump contro i ribelli che secondo quanto ha riferito Washington miravano a tagliare finanziamenti e risorse al gruppo.

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