Politica estera

Roma-Riad: Parigi ipocrita sui diritti

A livello internazionale l'alterigia francese non conosce limiti.

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A livello internazionale l'alterigia francese non conosce limiti. Talvolta può sembrare che questo discenda da fatti caratteriali, ma il problema è più profondo e trae origine dalla cultura politica dell'Esagono. Per quanti appartengono alle élite parigine la retorica dell'egualitarismo e dei diritti umani è qualcosa di fondamentale. Per certi aspetti si tratta di uno dei maggiori contributi che la civiltà francese abbia donato all'intera umanità. Ed è proprio questo che porta la Francia ad assumere una sfrontata aria di superiorità insopportabile. Tutti ricordiamo la cosiddetta «dottrina Mitterrand». Quella stessa Francia che a parole denunciava la violenza politica, ospitava a casa propria un gran numero di terroristi italiani, rifiutando a Roma l'estradizione. Al di là delle Alpi non hanno conosciuto gruppi sovversivi paragonabili ai brigatisti rossi, ma in un ipotetico scenario opposto - con l'Italia che non avesse consegnato a Parigi chi ha ucciso innocenti e si è macchiato di terribili delitti - avremmo fatto i conti con reazioni durissime. In questi giorni Emmanuel Macron ha dichiarato di voler sostenere l'Arabia Saudita di Mohammed bin Salman, e non l'Italia, nella competizione per l'Expo del 2030. E qui non solo notiamo che in Francia sono europeisti soltanto quando conviene loro, ma anche come l'intero dossier delle libertà fondamentali sia letto da quella classe politica con grande disinvoltura. Non c'è niente da fare: per Macron e i suoi la Francia è un'eccezione assoluta, e quindi legittimata a fare quello che non perdonerebbe ad altri. E la radice di questo atteggiamento sprezzante, che di recente s'è manifestato in dichiarazioni insultanti pure nei riguardi del nuovo governo italiano, sta nel fatto che la cultura delle aristocrazie formate nelle grandi scuole - dall'Ena a Science Po, all'École Polytechnique - pone quel Paese al di sopra degli altri. I francesi si reputano all'origine delle principali conquiste della modernità: dalla Rivoluzione francese in poi. Se l'Italia fa affari con i sauditi, è per meschini interessi; se lo fanno loro, il mondo intero ne beneficerà.

Cinico opportunismo ma anche un'ideologia che tiene assieme l'egualitarismo e la ridicola convinzione di primeggiare in qualsiasi cosa.

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