Russo-americano e inseguito dall'Fbi: chi è il banchiere che ha salvato Trump

Da Anton Postolnikov i 175 milioni: la sua "Paxum bank" nei Caraibi

Russo-americano e inseguito dall'Fbi: chi è il banchiere che ha salvato Trump
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Nuove nubi all'orizzonte per Donald Trump. L'ex presidente americano questa volta finisce nel mirino con la sua società Trump Media, che nei giorni scorsi è stata quotata in Borsa a Wall Street facendo guadagnare almeno 4 miliardi di dollari al tycoon. Secondo un'indagine del Guardian, tuttavia, l'azienda nel 2022 sarebbe stata salvata dalla bancarotta solo grazie ad un uomo d'affari russo-americano, Anton Postolnikov (nella foto), che ora si trova sotto inchiesta per insider trading e riciclaggio.

Il quotidiano afferma che quando la fusione tra la società da cui dipende Truth Social e la Digital World Acquisition Corporation è stata bloccata dalle indagini della Sec, la Trump Media ha bruciato molti soldi e si è trovata in gravi difficoltà finanziarie. In suo soccorso è arrivato un prestito d'emergenza della ES Family Trust attraverso una piccola banca, la Paxum Bank, registrata nell'isola caraibica di Dominica.

Attraverso una serie di documenti trapelati, il Guardian ha scoperto che ES Family Trust operava come una società di comodo per Postolnikov (nipote di Aleksandr Smirnov, alleato del presidente russo Vladimir Putin), il quale è comproprietario della Paxum Bank ed è stato oggetto di un'indagine penale federale congiunta durata anni da parte dell'Fbi e del dipartimento per la Sicurezza Nazionale Usa. A insospettire i federali è stato il fatto che la Paxum Bank non offre prestiti negli Stati Uniti poiché non dispone di una licenza bancaria americana, ma sembra che Postolnikov abbia utilizzato il fondo fiduciario per fornire il denaro che ha aiutato a salvare la Trump Media (e Truth Social). L'ES Family Trust - fondato il 18 maggio 2021 - avrebbe prestato alla Trump Media & Technology Group Corp due milioni di dollari il 23 dicembre 2021 e sei milioni di dollari il 17 febbraio 2022.

Prestiti arrivati sotto forma di cambiali convertibili, il che significa che il Trust avrebbe acquisito una partecipazione importante nella società, perché offriva il denaro in cambio dell'impegno a convertire il capitale in azioni.

E l'investimento si è rivelato enorme, visto che stando al Guardian la partecipazione di ES Family Trust vale tra i 20 e i 40 milioni di dollari anche dopo il forte calo del prezzo delle azioni di Trump Media.

Sul fronte elettorale, invece, arrivano altre buone notizie per il tycoon. Secondo un sondaggio del Wall Street Journal, il candidato repubblicano è avanti su Joe Biden in sei su sette stati in bilico, spinto da un'ampia insoddisfazione per l'andamento dell'economia e dai dubbi sulle capacità dell'attuale comandante.

Trump guida con un margine da 2 a 8 punti in Pennsylvania, Michigan, Arizona, Georgia, Nevada e North Carolina, con o senza candidati indipendenti o di partiti terzi. Biden, invece, è in vantaggio di 3 punti solo in Wisconsin in corsa con più candidati.

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