«Sì all'euro, ma a tre condizioni»

La ricetta di Berlusconi per non tornare indietro: potere di stampare moneta alla Bce, parità col dollaro, immissione di liquidità

RomaRestare nell'euro sì, ma a tre condizioni. Silvio Berlusconi nel libro di Bruno Vespa Italiani voltagabbana. Dalla prima guerra mondiale alla terza repubblica sempre sul carro dei vincitori (in uscita il 6 novembre per Mondadori) traccia lo stretto sentiero percorrendo il quale l'Italia potrà evitare che «la realtà stessa della nostra economia ci costringa a riprenderci la nostra sovranità monetaria».

Eccole, le tre condizioni. Uno: «La Bce deve fare la banca centrale e garantire i debiti sovrani degli Stati dell'euro, stampando moneta, se necessario». Una mossa che consentirebbe di aumentare la fiducia nei confronti dei Paesi più deboli, messi sotto tiro dalla speculazione finanziaria. Due: «L'euro deve tornare alla parità col dollaro». Uno strumento che aumenterebbe la competitività dei Paesi dell'eurozona, accrescendo l'export e quindi stimolando la crescita, consentendo probabilmente di fare uscire le nostre economie dall'attuale stagflazione. Tre: «La Bce deve immettere nell'economia ingenti quantità di liquidità come hanno fatto e fanno Stati Uniti, Giappone e Cina». Uno strappo questo che comporta alcuni rischi ma che è considerato dagli economisti piuttosto efficace nel garantire migliori condizioni al credito alle imprese e, nel medio periodo, a far aumentare consumi e investimenti, quindi la crescita.

Soluzioni forti, una sorta di elettroshock per l'economia del nostro Paese e delle altre economie deboli e che potrebbero rendere sostenibile il permanere nell'eurozona.

Certo, si tratta di idee che non sono destinate a suscitare l'entusiasmo dei burocrati di stanza a Bruxelles e di Angela Merkel, e che per questo il nostro governo deve non proporre bensì imporre facendo blocco con gli altri Paesi del Mediterraneo. «Solo così, ci potrà essere qualche speranza di ottenerle», dice il Cavaliere, che poi confessa: «Quando ero al governo non ho mai avviato alcuna trattativa per uscire dall'euro».

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