Prima mossa distensiva del nuovo governo spagnolo nei confronti della Catalogna. Ieri il neo premier socialista Pedro Sánchez ha revocato la supervisione da parte del ministero delle Finanze dei conti regionali di Barcellona, un provvedimento imposto a settembre dall'esecutivo di Mariano Rajoy per evitare che il denaro pubblico venisse utilizzato per promuovere l'indipendenza della regione.
«La decisione fa parte della normalità politica», ha dichiarato la portavoce del governo, Isabel Celaà, aggiungendo che la crisi catalana è una «priorità» e l'integrità territoriale è il «problema principale» della Spagna.
Sánchez, ha detto la portavoce, prenderà «la Costituzione in una mano e il dialogo nell'altra», come già di «dialogo» con Barcellona aveva parlato il leader socialista al momento della sua elezione. E ieri c'è stata anche la prima telefonata tra Sánchez e il presidente indipendentista catalano, Quim Torra: i due si incontreranno «presto».
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