
"Rivedere le regole dell'Isee perché tutti i bonus vanno troppo spesso sempre agli stessi". Matteo Salvini ha lanciato la proposta ieri in videocollegamento con la Festa nazionale dell'Udc, a Roma. "Ne parlavo ieri (sabato ndr) con il ministro Giorgetti, al di là della retorica bisogna investire sulla famiglia", ha aggiunto il vicepremier, ministro dei Trasporti e leader della Lega, spiegando che "c'è già un confronto in maggioranza" su una possibile revisione delle regole del reddito Isee "perché tutti i bonus, il bonus scuola, il bonus affitto, il bonus bebè, vanno troppo spesso agli stessi". Ha rincarato Salvini: "Non è possibile che possedere una prima casa, aver comprato un monolocale o un bilocale dopo anni di sacrifici, ti tolga la possibilità di avere un contributo pubblico. Così togliamo la stragrande maggioranza delle famiglie italiane dalla possibilità di avere un contributo pubblico. Che non deve più andare sempre agli stessi". Già a fine agosto il leader della Lega aveva detto che con Giorgetti stava lavorando anche all'idea di togliere la prima casa dal calcolo Isee: "Molti bonus non arrivano alle famiglie del ceto medio perché c'è il benedetto metodo di calcolo dell'Isee. E quindi se non hai un Isee abbastanza basso non hai bonus per l'asilo, per l'affitto, per la bolletta della luce. Solo che l'Isee risulta alto se hai una casa di proprietà, sei considerato ricco e sei eliminato. È una follia", aveva attaccato, proponendo il cambiamento di un modello che oggi avrebbe, secondo lui, "un'impronta ancora troppo socialista".
Dallo scorso 16 giugno il servizio per la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) nella modalità precompilata per richiedere l'Isee è stato integrato per semplificare le modalità di esclusione dei titoli di Stato, dei buoni fruttiferi postali e dei libretti di risparmio postale posseduti al 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della Dsu, fino a un valore massimo di 50mila euro per nucleo familiare. Da settimane, però, si è aperto il cantiere della manovra di bilancio e i partiti di maggioranza hanno un po' tutti iniziato a mettere le proprie bandierine. Poi si dovrà comunque fare i conti con le coperture, ancora tutte da trovare. Bonus e sussidi valgono già oltre due miliardi, 2,1 per l'esattezza, gli incentivi che il governo ha messo in campo. Assoutenti ha riassunto di recente l'elenco dei contributi di cui le famiglie possono beneficiare, con nuove condizioni e diversi requisiti previsti. Il bonus psicologo (dal 15 settembre) vale 9,5 milioni, il bonus elettrodomestici (in attesa di decreto attuativo) 50 milioni, il bonus asili nido 937,8 milioni, il bonus auto elettrica (con partenza prevista ad ottobre) 597,3 milioni, la Carta Dedicata a te 500 milioni, il bonus Sport 30 milioni, il bonus per l'affitto degli studenti fuorisede 16,2 milioni. Intanto, nei primi sei mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 9,8 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,9 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Lo si legge nell'Osservatorio Inps sull'assegno unico. I nuclei familiari che hanno ricevuto almeno un assegno nel 2025 sono nel complesso 6.143.240 per un totale di 9.712.805 figli. L'importo medio per figlio a giugno 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 170 euro e va da circa 57 euro per chi non presenta l'Isee o supera la soglia massima (che per il 2025 è pari a 45.939,56 euro), a 224 euro per la classe di Isee minima (17.
227,33 euro per il 2025). L'importo medio mensile nel 2025 è stato di 172 euro a figlio e di 272 euro per famiglia richiedente. La media mensile delle famiglie beneficiarie nel 2025 è di 5.988.589 nuclei per 9.465.547 figli.