Coronavirus

Salvini si ribella alla Bce: "Ora un'azione legale contro l'Ue"

Il leader della Lega apre alla possibilità di intraprendere un'azione legale contro l'Europa in seguito all’uscita sgradevole di Christine Lagarde

Salvini si ribella alla Bce: "Ora un'azione legale contro l'Ue"

Una possibile azione legale contro l'Unione Europea per ottenere un risarcimento, visti i danni fatti in Borsa dall'inopportuna sparata di Christine Lagarde nella giornata di ieri. È quanto annuncia Matteo Salvini, che promette così battaglia all'Ue e alla Banca Centrale Europea.

La presidente francese della Bce, ieri, si è resa protagonista di un'uscita tanto sfortunata quanto sgradevole commentando l'emergenza economica in Italia (e non solo) a causa del coronavirus. Questa la sua dichiarazione: "Non siamo qui per chiudere gli spread, ci sono altri strumenti e altri attori per questi problemi". Il che significa che Francoforte non avrebbe proprio voglia di trovare una soluzione, venendo incontro alle esigenze e necessità italiane, in questi mesi difficili (eufemismo) per colpa del Covid-19.

La naturale conseguenza della gaffe della transalpina – ma è stata davvero una gaffe? – è stato il "botto" ovviamente negativo delle Borse, a partire da Piazza Affarri, che ha registrato un crollo storico del 16%. E allo stesso tempo lo spread è schizzato alle stelle. Insomma, miliardi di euro bruciati per parole sbagliate da chi, essendo a capo della Bce, dovrebbe pesare anche le virgole…

In Italia nessuno ha ben accolto quanto uscito dalla bocca della Lagarde: dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al premier Conte, passando per il centrodestra. Dure le parole di Antonio Tajani, Giorgia Meloni e sulla stessa falsariga sono arrivate anche quelle del segretario della Lega Salvini, che dopo aver invocato le dimissioni del presidente della Bce, annuncia la possibilità di intraprendere un'azione legale contro la stessa per far ottenere all'Italia un indennizzo economico.

"L'unico aiuto concreto venuto dall'Europa è stato far crollare la Borsa e far impazzire lo spread. Ieri gli italiani hanno perso 68 miliardi di euro di risparmio. Valuteremo la possibilità di chiedere un risarcimento economico in sede civile e penale nei confronti di chi si è reso responsabile del disastro" ha affondato il colpo il leader del Carroccio, fermato dai giornalisti prima di entrare in un punto Avis di Milano per donare il sangue.

Ma non è tutto. Già, perché c'è stato tempo per l'ex titolare del Viminale di rincarare la dose contro un Europa totalmente assente in questa emergenza: "Lasciatemi esprimere il mio disgusto, orrore e vergogna per quello che accade in Europa. È l'ennesima dimostrazione che se è questa l'Europa che dobbiamo lasciare ai nostri figli, allora tanto vale fare una cosa diversa. Prima si chiude Schengen meglio è".

Dunque, commentando le nuove restrizioni imposte dal governo contro la pandemia, ha Salvini ha dichiarato: "Ribadiamo che bisogna chiudere tutto, tranne i servizi essenziali. Ogni giorno perso sono morti in più. Speriamo in scelte chiare e coraggiose da parte del governo. Non c'è tutto chiuso ora, guardate gli operai fuori dalle fabbriche. Non si può lasciare a imprenditori, commercianti e artigiani illuminati la scelta su cosa fare e cosa no. Se si vuole salvare la vita delle persone, bisogna chiudere tutto tranne i servizi essenziali, ma molte attività che sono aperte non lo sono".

E, infine, ha così chiosato: "Mille morti non sono l'influenza, meritano il sacrificio da parte di tutti e coperture economiche".

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