Politica

Sanzioni sul pos e lotteria degli scontrini, cosa può cambiare

Giorni caldi sul fronte della manovra e del decreto fiscale collegato. Si va verso il taglio alle sanzioni per chi nega l'utilizzo del Pos e lo slittamento a luglio di quelle per chi non fa partecipare i clienti alla lotteria degli scontrini. Tutte le novità

Sanzioni sul pos e lotteria degli scontrini, cosa può cambiare

Sono ore calde, caldissime sul fronte della legge di bilancio e del decreto fiscale ad essa collegato. Se nei giorni scorsi la Cgil, per voce della vicesegretaria Gianna Fracassi, ha chiesto di non toccare "le misure di contrasto all'evasione fiscale presenti nel testo", ecco che il governo sembra andare nella direzione contraria, o quantomeno ammorbidire le proprie posizioni.

Infatti, la discussione in atto nella maggioranza starebbe inducendo l'esecutivo a mordere il freno su alcuni provvedimenti di lotta all'evasione che all'inizio sembravano imprescindibili, come le multe agli esercenti che negano i pagamenti elettronici. Come spiega il Sole 24 Ore, infatti, il governo è tentato dall'idea di ridurre le sanzioni per chi non consente l'utilizzo del Pos, facendo slittare a luglio quelle per coloro che non consentiranno di partecipare alla lotteria degli scontrini. Inoltre, si fa largo l'ipotesi di un taglio alla multa da 1000 euro per ogni delega di pagamento non inviata in caso di controlli sulle compensazioni indebite.

Ma al centro del dibattito ci sono altre misure fiscali. A partire dall'Iva agevolata per l'igiene intima femminile, al centro di un emendamento bipartisan - prima firmataria Laura Boldrini - bocciato dal governo per la mancanza di coperture. Problema a cui si potrebbe ovviare rimodulando verso le aliquote Iva su confetti e patatine fritte. Al momento, però, l'unico via libera probabile del governo è all'emendamento per la riduzione al 10% dell'Iva sui prodotti di igiene riciclabili. Per assorbenti et similia, si vedrà

Tra i nodi ancora da sciogliere ci sono anche le ritenute negli appalti. Il Pd spinge per semplificare la procedura con una comunicazione preventiva all'Agenzia delle Entrate, riducendo l’ambito di applicazione prevedendo delle soglie agli appalti e ai servizi sotto la quale le nuove misure sulle ritenute non si applicano.

Un altro tema caro alle imprese riguarda i reati tributari. Ad occuparsene è il Ministero della Giustizia, che ha chiesto un aumento delle pene solo per le frodi e l'applicazione della "231" - decreto legislativo del 2001 - sulla responsabilità delle imprese solo per i reati più gravi. Concreta l'ipotesi di una stabilizzazione della definizione agevolata delle liti pendenti, idem per la rottamazione delle cartelle. Altro tema delicato, le tasse locali. Possibile il rinvio al 30 aprile del termine per l'approvazione delle tariffe della nuova Tari.

Una risposta definitiva si avrà nei prossimi giorni: l'approdo nel provvedimento in Parlamento è slittato al 2 dicembre.

Commenti