In Sardegna senza tampone. Turisti Usa pure non vaccinati

Alto l'allarme per la variante Delta ma per sbarcare sull'isola niente test. L'Ue non controlla gli americani

In Sardegna senza tampone. Turisti Usa pure non vaccinati

La Sardegna spalanca le porte ai turisti che stanno per invadere l'isola, nonostante l'allarme per la variante Delta: niente più green pass per sbarcare. I visitatori non dovranno mostrare il certificato di vaccinazione o di avvenuta guarigione e non servirà più il tampone, come previsto finora da un'ordinanza che il governatore Christian Solinas aveva firmato il 31 maggio quando la Regione era entrata in fascia bianca e che non è stata prorogata.

Una decisione presa in vista dell'estate, anche per non perdere presenze a vantaggio di altre località turistiche, ma che certo - con la Sardegna tra le mete più gettonate, che sarà presa d'assalto dai vacanzieri non solo italiani - rischia di riproporre l'emergenza dello scorso anno, quando da isola Covid free si era trasformata in un serbatoio di contagi «esportati» a fine agosto sulla terraferma dalla moltitudine di giovani, romani in particolare, che avevano partecipato a feste e serate. In più c'è la variabile della variante finora definita indiana, più rapida a diffondersi e aggressiva soprattutto con i più giovani. Ne sono stati registrati dodici casi a Cagliari, uno a Sassari e 15 campioni sospetti sono attualmente in sequenziamento. La situazione è delicata e sull'isola si contano più contagi dell'anno scorso nello stesso periodo. Ma il turismo ha fretta di ripartire e la Sardegna si adegua alle regole nazionali, anche per quanto riguarda i ristoranti, che non devono più rispettare la discussa norma dei venti metri cubi d'aria per cliente: il limite sarà, come altrove, di sei persone allo stesso tavolo nei locali al chiuso. Massima libertà per i visitatori, dunque, che non devono neanche registrarsi sul sito della Regione o sull'apposita app.

Ma non è soltanto la Sardegna ad allentare le redini per far decollare la stagione ora che l'epidemia è sotto controllo e quasi tutta l'Italia è in fascia bianca. Per far tornare a viaggiare i danarosi americani, che pesano moltissimo su un settore che cerca di ripartire dopo lo stop prolungato dovuto alla pandemia, l'Europa ha deciso di dare il via libera ai turisti Usa non vaccinati. Anche se la decisione non è reciproca e gli Stati Uniti rimangono sbarrati per i cittadini stranieri che si sono recati in uno dei 26 Paesi appartenenti all'area Schengen, Italia inclusa, nei 14 giorni precedenti al loro ingresso negli States.

Tra l'altro il nuovo allentamento delle misure per chi arriva in Italia da oltreoceano arriva a distanza di neanche tre giorni dalla conferenza stampa al G7 in cui il presidente del Consiglio Mario Draghi non escludeva di dover reinserire la quarantena per chi arriva dall'Inghilterra, nel caso di un ulteriore aumento dei nuovi casi per la variante Delta. Gli Stati Uniti ora sono inseriti nell'elenco dei Paesi i cui viaggiatori, anche non vaccinati, possono essere ammessi nell'Unione europea. Ne facevano già parte Giappone, Australia, Israele, Nuova Zelanda, Ruanda, Singapore, Corea del Sud: ora sono stati aggiunti oltre agli Usa anche Albania, Libano, Macedonia del Nord, Serbia, Taiwan, Hong Kong e Macao, Thailandia. Arrivare da questi Stati non esclude la possibilità di essere comunque sottoposti a test o eventualmente quarantene.

Nella lista possono essere inclusi i Paesi che negli ultimi 14 giorni hanno registrato meno di 75 casi ogni 100mila abitanti. Negli Stati Uniti, secondo i dati del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, il tasso è di 73,9. Quanto basta per alleggerire le restrizioni e dare una spinta al turismo.

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