"Ovvio che ci sono differenze enormi, specificità che sarebbe sbagliato assimilare", ma nonostante queste premesse Roberto Saviano ci prova lo stesso e - in un'intervista alla Stampa - traccia un parallelismo tra i bambini killer di Napoli e gli operai che hanno votato per Donald Trump.
"Sono veri e propri soldati bambini con armi da guerra, spietati che giocano in prima persona e sono diventati i protagonisti assoluti del territorio", racconta lo scrittore, parlando della realtà partenopea e descrivendo una situazione che sembra avere ben poco a che fare con le meccaniche di un'elezione presidenziale.
Ci vuole poco tuttavia per capire dove Saviano tracci il suo parallelismo con l'America. Perché a Napoli, come negli Stati Uniti, "c’è un’intera classe sociale strozzata dalla crisi che scivola sempre più in basso e le famiglie incapaci di reggere l’urto implodono".
"Intere parti sociali vengono fatte a brandelli, lasciate fuori
da tutto, dal lavoro, dall’istruzione, dalla vita insomma, nel nome di un progresso sempre più veloce. La verità - accusa Saviano - è che sono tornate le caste". E da qui alla rabbia, il passo è breve.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.