Sciacalli scatenati sui social: Maroni ruba pure da morto

Insulti sulle chat di Repubblica per i funerali di Stato. Le offese degli ultrà del Napoli

Sciacalli scatenati sui social: Maroni ruba pure da morto

L'uso dei social network come sfogatoio e in certi avvenimenti, magari anche solenni e dolorosi come in questo caso, compaiono persino gli sciacalli. I funerali di Stato per l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni non sono stati digeriti da tutti. Alcuni tra quelli che hanno scelto di commentare online uno degli articoli di Repubblica, ad esempio, hanno dimostrato una certa insofferenza, per usare un eufemismo. Si può partire da quanto segue: «Vergognosi! - scrive un utente, riferendosi all'esecutivo guidato da Giorgia Meloni per la scelta delle pubbliche esequie - . Un tributo che si dovrebbe dare a un eroe. E invece, questa banda che siede al governo, osanna il loro amico con i soldi di tutti noi contribuenti». C'è anche chi riesce a superare quel piano: «Riescono a rubare pure da morti». E chi davvero non conosce né misura né pudore e si chiede se lo «smaltimento del corpo di un condannato» debba essere messo «a carico nostro». Chi la butta sul geopolitico con un «ci credo che poi i russi qua hanno vita facile» e chi arriva a esclamare «uno in meno della Lega Nord».

Passiamo a un altro pezzo di Repubblica, ossia a quello che riporta la cronaca dei funerali, con le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Anche in questo caso, lo sciacallaggio si manifesta in tutta la sua crudezza. Si va da «la ducetta ha un cuore» a «era una persona - riferito a Maroni - che si commuoveva al sol pensiero di affossare ancora di più il Meridione». E questo vale solo per Facebook e per i commenti a due articoli di una singola testata. Se si dà uno sguardo al libero cinguettio su Twitter, la situazione non cambia: «È morto Maroni della Lega Nord - twitta uno - Moglie e i figli potranno continuare a stare sul divano, non fino a gennaio 2024, ma a vita grazie al vitalizio. E non sono solo 500 al mese». E un altro utente: «Buongiorno solo alle persone che hanno dimostrato umanità per la morte di Maroni(festeggiando) ». Alcuni sono profili fake, altri sono riconducibili a persone esistenti: forse in questo caso non fa molta differenza. E il piano dei social è soltanto uno tra quelli esistenti.

«Maroni, volevi vederci morti ma noi abbiamo visto morire te! Mai tesserati». Il testo di questo striscione, che è apparso a Napoli qualche giorno fa, a ridosso della morte dell'ex ministro dell'Interno, sarebbe stato affisso da alcuni ultras del Napoli.

Il ministro per gli Affari Regionali del governo Meloni Roberto Calderoli ha commentato stigmatizzando a stretto giro: «Al peggio non ci si abitua mai, nemmeno agli insulti ai morti, a chi ci ha appena lasciato come Roberto Maroni».

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