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Se per Toninelli il Ponte sullo Stretto ​è inutile come la Tav

Botta e risposta tra il governatore Musumeci e il ministro dei Trasporti Toninelli. Sul tavolo il futuro della viabilità siciliana e il ponte sullo Stretto

Se per Toninelli il Ponte sullo Stretto ​è inutile come la Tav

C'è qualcosa che non quadra nella doppia visita in Sicilia del ministro dei trasporti Danilo Toninelli, arrivato nell'isola a inizio marzo accompagnato dal premier Giuseppe Conte, per inaugurare un cantiere già aperto (quello della Cmc a Caltanissetta che si sta occupando dei lavori sulla statale 640 ma che è rimasto fermo per 5 mesi) e questa settimana per l'inaugurazione del restyling del viadotto Morello sulla A19.

Un doppio tour che sa tanto di spot elettorale in vista delle europee e che lo stesso governatore Nello Musumeci ieri ha voluto ribadire: "Toninelli da quando è alle Infrastrutture non ha mosso un foglio di carta per la Sicilia, non ha erogato un solo euro. Toninelli forse pensa che alla Presidenza della Regione ci sia gente incapace di intendere e volere. Dal ministro pretendiamo rispetto nella forma e nello stile. Non può continuare a compiere passeggiate dall'amaro sapore elettoralistico frequentando quei cantieri che il governo della Regione con un'azione tenace e incessante ha consentito di diventare vivi dopo un anno di pressioni nei confronti dell'Anas e di Rfi".
Il nodo è il Consorzio autostrade siciliane, che Toninelli vuole abolire, revocando la concessione, e che Musumeci invece difende per farlo confluire in un "matrimonio di interessi" con Anas. "Strade provinciali dissestate e ferrovie allo stato medievale - dice Toninelli -. Per questo nomineremo un commissario nelle prossime settimane". Musumeci chiede chiarimenti, ma Toninelli guarda avanti: "Ancora si parla di ponte sullo stretto. Mi sembra offensivo per i siciliani. Un'opera inutile. Penso che se chiedessimo a dieci siciliani su dieci - ha aggiunto- se sono più importanti i cantieri ferroviari o la Tav risponderebbero tutti che sono più importanti i cantieri ferroviari". Colpo su colpo Musumeci risponde a Toninelli. "Un ministro non può dire che il Ponte sullo stretto è offensivo, non glielo consentiamo. Lo chiederemo ai siciliani con un referendum".

Anche l'assessore regionale ai lavori pubblici Marco Falcone ha rincarato la dose: "Noi ci saremmo aspettati in questa due giorni del ministro un contributo concreto che non c'è stato, lo sblocco di alcuni cantieri. Dall'Anas aspettiamo la progettazione mai partiti di 22 opere, abbiamo chiesto un'inversione di tendenza e non lo stesso atteggiamento stanco con cui si sono trascinati da anni". Dal Governo gialloverde l'esponente della Giunta Musumeci si aspetta un intervento sulla Nord-Sud "mandando immediatamente le imprese a lavorare" e sulla Agrigento-Caltanissetta e sulla Agrigento-Palermo con "il pagamento dei creditori che hanno realizzato le opere".

Non si è fatta attendere la replica del Movimento 5 stelle siciliano: "A Musumeci rivolgo il mio solito sorriso e il mio abbraccio, visto che lui ridicolizza i ministri della Repubblica, come ha fatto con il ministro Toninelli - dice il leader del M5s in Sicilia Giancarlo Cancelleri -. siccome siamo in campagna elettorale il presidente Musumeci pensa di sfoggiare le sue doti di bravura nell'insultare. Però alle Europee non ci mette la faccia, infatti 'Diventerà Bellissimà non ci sarà alle elezioni".

Su Twitter il ministro ha ironizzato: "Sono vicino ai siciliani, Musumeci compreso, e continuerò ad aiutare la #Sicilia. Malgrado gli sproloqui del governatore, che danneggiano l'isola, la presenza del governo sortisce effetti contro la stasi, effetti sotto gli occhi di tutti. Le chiacchiere stanno a zero.

Avanti così".

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