Cronache

Musumeci sbotta su Toninelli: "È un galoppino elettorale alla ricerca di consenso"

Il governatore Musumeci spara a zero sul ministro Toninelli, reo andare in Sicilia solo per inaugurare cantieri bloccati e per tagliare nastri di opere inesistenti: "La smetta di fare il galoppino"

Musumeci sbotta su Toninelli: "È un galoppino elettorale alla ricerca di consenso"

Alla fine anche il flemmatico governatore siciliano Nello Musumeci ha sbottato contro il governo degli spot elettorali. Il numero uno di palazzo d'Orleans ha indetto una conferenza per replicare alle parole del ministro dei trasporti Danilo Toninelli, ieri in Sicilia per l'ennesima visita con l'ennesimo cantiere da inaugurare. "Siamo stanchi del linguaggio da prima repubblica - dice Musumeci -. Avevo 20 anni quando ho sentito parlare per la prima volta della possibilità di andare in treno da Palermo a Catania in un'ora e 45 minuti. Il Governo nazionale stia vicino a quello regionale, ci dica cosa intende fare, ci dia le risposte che aspettiamo e lavoriamo insieme a un grande progetto".

Ed è vero, si parla da anni della possibilità di congiungere l'isola con un collegamento ferroviario rapido. Qualcuno all'interno del Movimento 5 stelle ha alzato anche il tiro, proponendo il progetto dell'hyperloop che collegherebbe in dieci minuti le due punte estreme dell'isola. Chiacchiere e nulla più, per un'isola in fondo a tutte le classifica dei trasporti ferroviari.

Musumeci contesta le scelte da spot elettorali del governo. "Abbia rispetto il Ministro e la smetta di apparire come un galoppino elettorale alla ricerca di consenso sul lavoro svolto da altri Enti e Istituzioni. Per certi aspetti è anche simpatico per altri versi sembra come cascato dalle nuvole".

Nella sua visita Toninelli ieri aveva commentato ironicamente le tre ore di distanza in treno tra Palermo e Catania, come una situazione da terzo mondo. "È convinto che al Governo della Regione ci sia gente incapace di intendere e volere - prosegue Musumeci -. Noi pretendiamo rispetto dal Ministro, nei ruoli, nel linguaggio e nello stile. Non può continuare a compiere passeggiate dall'amaro sapore elettoralistico a poche settimane dalle elezioni europee frequentando quei cantieri che il Governo della Regione siciliana con un'azione tenace e incessante ha consentito di diventare vivi dopo un anno di attività e pressioni nei confronti di Anas o Rfi".

Nella sua visita Toninelli ha anche ventilato la possibilità di un commissario per le strade provinciali. "Siamo al mercato delle vacche grasse - prosegue Musumeci -. Ci dica quali sono i poteri straordinari del commissario e con quali risorse pensa di potere affrontare il tema della viabilità provinciale in Sicilia. Si parla di 5 mila chilometri di strade. Abbiamo già inviato al Ministero un elenco di arterie, 125 strade provinciali, per il cui ammodernamento serviranno almeno 303 milioni".

Musumeci nel frattempo, rilancia su due punti che ritiene cruciali: la riforma del Cas, il consorzio autostrade siciliane: "Abbiamo preso una scatola vuota e adesso speriamo possa unirisi con Anas". Poi quella sul piano antisismico della viabilità: "Toninelli si prepari a ricevere una nostra delibera con la quale gli chiediamo di farsi carico di un piano antisismico della viabilità perché le nove province ci hanno segnalato 1.900 viadotti e ponti suscettibili di verifica.

Serve una ricognizione e un intervento per mettere in sicurezza le strade provinciali".

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