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Sea Watch, Anm: "Fuori dalla costituzione riforma che allinea toghe"

Il presidente della Anm Luca Poniz dice la sua sull'intenzione del ministro dell'interno Salvini di riformare la Giustizia italiana dopo il caso Sea Watch

Sea Watch, Anm: "Fuori dalla costituzione riforma che allinea toghe"

Quello della Sea Watch è un caso che coinvolge la politica e la giustizia. Luca Poniz, presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, ha detto la sua sulla riforma della Giustizia ultimamente evocata dal vicepremier Matteo Salvini. Il presidente Anm ha dichiarato: "Se il ministro ha in mente un sistema in cui il giudice decide secondo le aspettative della maggioranza, questo è fuori dal sistema costituzionale. Questa non è una riforma, ma uno stravolgimento dei principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale". Secondo quanto esposto da Poniz, una simile riforma della Giustizia non ha possibilità di esistere.

Nel corso di un'intervista a Radio anch'io, il presidente Anm ha parlato dei recenti attacchi da parte del ministro dell'interno alla pronuncia con cui il gip di Agrigento non ha convalidato gli arresti nei confronti della comandante della Sea Watch Carola Rackete: "Salvini ha tutti i titoli per poter criticare una decisione della magistratura ma deve spiegare perché è sbagliata e ancora non abbiamo sentito una sola valutazione sul perché quella decisione sia sbagliata".

Pochi giorni fa, infatti, Matteo Salvini aveva messo in discussione la sentenza nei confronti della 32enne tedesca. Il vicepremier aveva definito la decisione da parte del gip "ingiusta e vergognosa" , aggiungendo come l'assoluzione della Rackete sia una scelta che"che fa male all'Italia".

Secondo quanto ancora esposto da Salvini: "Ci siamo adoperati per l'accompagnamento coatto della signorina sul primo aereo direzione Germania e anche qua serve l'autorizzazione di un giudice che ha 48 ore per confermare il nostro diritto, che io ritengo sacrosanto, quantomeno se non sia possibile vedere in galera questa signorina tedesca, almeno di rispedirla al suo paese. Così altri eventuali danni li fa al suo paese. E vediamo se questo ci sarà concesso. Oppure se, per qualcuno che amministra la Giustizia in Italia, tutti possono fare tutto" . Il vicepremier aveva concluso il suo monologo esclamando: "Quanto è urgente una riforma della Giustizia!".

AGI ha intanto reso note nuove dichiarazioni da parte di Matteo Salvini, circa l'argomento in questione: "Non ho nemici, solo alleati per la difesa della legalità, della sicurezza e del benessere del mio Paese.

E attentare alla vita di militari italiani non è qualcosa che può rimanere impunito".

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