A Milano seimila profughi e appena 20 i rifugiati accolti

A Milano seimila profughi e appena 20 i rifugiati accolti

Milano Titolari di protezione internazionale da ospitare nelle case in cambio di un rimborso da 350 euro per 6 mesi al massimo. Milano è già partita da un po', anche se i risultati sono discutibili. Sono appena 20 i rifugiati accolti dalle famiglie secondo il Comune. E a Milano si è parlato di un record di 6mila richiedenti asilo «sbarcati», presenti e bisognosi di accoglienza. Venti «percorsi»: pochi, però il Comune considera il dato positivo. L'accoglienza familiare milanese - fanno notare - non è di massa, è stata concepita per coloro che da un lato sono stati riconosciuti come meritevoli di tutela, dall'altro sono arrivati al culmine dell'inserimento, che prelude a una sistemazione autonoma. La giunta Pd che da un anno e mezzo regge Palazzo Marino è talmente convinta della bontà del provvedimento da averlo replicato: dai migranti alle famiglie sfrattate. Il primo bando, destinato ai titolari di protezione internazionale, era stato lanciato il 30 dicembre 2015 - siamo ancora in era Pisapia - ed erano state 56 le famiglie disposte ad aderire. Il centrodestra parlò di un «flop colossale» e di un colossale «spot» per il Comune, vista la risonanza del provvedimento. Eppure l'assessore al Sociale, Pierfrancesco Majorino subito si mostrò soddisfatto, parlando di una «rete di famiglie solidali disponibili a intervenire».

A marzo 2017 i dati aggiornati e dettagliati li ha forniti la consigliera di Forza Italia Silvia Sardone, ricevendo la risposta dell'amministrazione a una sua interrogazione: «Solo 56 famiglie hanno manifestato interesse - ha detto - di queste 46 sono state ammesse al programma, ma 8 hanno poi ritirato la disponibilità», sono stati selezionati 14 rifugiati, 5 affidati alle famiglie. Ma il Comune precisa: «Nel periodo aprile 2016-novembre 2017 sono 20 i percorsi avviati, alcuni dei quali ultimati. Ne attiveremo altrettanti nel 2018. Per questo progetto non si usano soldi del Comune ma dello Stato».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica