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Al Senato invocano il Var o la Var?

C'è sempre una prima volta, anche che in Senato si ricorra al Video Assistant Referee per stabilire se un voto sia valido o meno e l'ironia dilaga

Al Senato invocano il Var o la Var?

Ci mancava di dover tirare in ballo il calcio in una crisi di governo, come se la situazione non fosse già tragica. E invece al tragico oggi si aggiunge il comico. In Senato la battaglia per l'ottenimento della maggioranza si è consumata sul filo di lana (e sugli spiccioli di voto), ma alla fine si è reso necessario il ricorso al Var per i voti al fotofinish dei senatori Ciampolillo e Nencini.

Sul web l'ironia è dilagata e i meme si moltiplicano ora dopo ora. Il senatore Ciampolillo è passato per il nuovo Fantozzi che corre, tra i colleghi incitanti, a timbrare in tempo il cartellino. Ma avrà davvero timbrato in tempo? E vai con il ricorso al Var. La presidente del Senato Elisabetta Casellati ha deciso di fermare il meccanismo di voto per ricorrere alla registrazione video della seduta prima di decidere se riaprire o meno il voto all’ex senatore del Movimento 5 Stelle. Avrà ingrandito i video? Velocizzato i filmati per accorciare i tempi? Amplificato a dismisura gli audio per cogliere la mano alzata di Ciampolillo, come si fa in campo in caso di gol dubbio o rigore negato?

Sull'accaduto ha ironizzato il senatore Galliani, ex dirigente del Milan, che in aula ha mimato il gesto del Var (Video Assistant Referee), ma a voler essere puntigliosi ci sarebbe da chiedersi: si dice il Var o la Var? No perché se la Casellati si è presa dieci minuti buoni (roba che in campo veniva giù lo stadio) per revisionare i video, meglio esser sicuri di non dire castronerie. Del resto siamo a Palazzo Madama e per capirlo occorre scomodare l'accademia della Crusca (non ce ne vogliano).

Nella lingua italiana le sigle derivano il genere (maschile o femminile) dalla parola principale, e in questo caso, i sostantivi che esplicitano la sigla (video, assistant, referee) sono riconducibili al genere maschile e hanno un corrispettivo maschile italiano (video, assistente, arbitro; assistente). La variante al maschile - il Var - rimane dunque da preferire. Insomma c'è sempre qualcosa da imparare: come si leggono le parole, come si racimolano voti in Senato e via discorrendo. Forse la vera certezza, al di là delle maggioranze risicate, è solo una: il Var al Senato non si era mai visto nella storia della Repubblica (ma c'è sempre una prima volta per tutto).

Consigliamo di perfezionare però i tempi.

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