"Quella senatrice ha indicato un obiettivo. Più che l'aula il suo posto è un centro sociale"

Il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo: "Clima pericoloso"

"Quella senatrice ha indicato un obiettivo. Più che l'aula il suo posto è un centro sociale"

Trattiene la rabbia a stento. "Sono indignato per quelle parole irripetibili". Sono le 13,15 e il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo è rientrato dal Senato. Siede alla sua scrivania al primo piano di Palazzo Vidoni, nel salone dove soggiornò l'imperatore Carlo V. Abito gessato grigio con righine blu di Prussia, camicia a righe blu, cravatta a microdisegni geometrici su fondo azzurro, è ancora scosso per l'attacco portato in aula dalla senatrice grillina Alessandra Maiorino al vicepremier Antonio Tajani. Zangrillo, Forza Italia, era al fianco del suo leader di partito. È un fiume in piena. "Ma come si fa ad accusare il ministro degli Esteri di essere prezzolato, proprio il giorno dopo l'uccisione di quel ragazzo in America (Charlie Kirk ndr) solo perché ha espresso le proprie idee?".

Ministro Zangrillo, come ha vissuto in diretta uno degli attacchi più duri mai portato in aula a un ministro?

"Oltre all'indignazione, ho provato un grande imbarazzo per quelle parole, imbarazzo che ho colto anche tra le fila dell'opposizione".

Perché si è sentito lei in imbarazzo?

"Perché non si è compreso il significato di essere rappresentanti delle istituzioni, non si possono pronunciare quelle parole agghiaccianti senza giustificazioni. Sono allibito perché anche la violenza verbale può avere ricadute gravi".

Ne parlerete con il leader M5s Giuseppe Conte?

"L'avvocato del popolo, il professor Conte, spieghi ai suoi parlamentari che non è sufficiente farsi eleggere per venire meno al rispetto e alla dignità del politico. Più che in aula, quella senatrice la vedrei in un'assemblea del centro sociale Askatasuna, quello è il suo posto".

Quando ha sentito quelle parole, "influencer prezzolato da Israele", a cosa ha pensato?

"Ho pensato a Viterbo. Solo pochi giorni fa sono stati arrestati due turchi armati fino ai denti a margine di un evento dove era presente anche il vicepremier Tajani. Quelle parole violente non fanno che identificare un bersaglio".

Nella stessa giornata c'è stata un'altra aggressione antisemita a Venezia. L'aria si sta facendo pesante.

"Clima brutto, c'è uno strisciante tentativo di sostenere la repulsione verso Israele. È un momento difficile e pericoloso, proprio per questo chi rappresenta le istituzioni deve ricordarsi che è doveroso per tutti ricercare la pace e il dialogo. E non proporre argomentazioni che ispirano l'odio verso chi la non pensa come te".

Ha parlato di un'opposizione imbarazzata sulle parole della senatrice Maiorino. Che ruolo sta giocando la minoranza in questo quadro geopolitico?

"L'opposizione sta facendo male il suo mestiere, approfittando in modo maldestro di questa complessità internazionale per trarne vantaggio. Purtroppo ci sono punte di ignoranza e irresponsabilità. Non si può accusare l'Italia di non risolvere conflitti che non può affrontare da sola. Ad esempio su Gaza, abbiamo fatto un lavoro straordinario per garantire gli aiuti con canali efficaci e sicuri. L'azione della Flotilla è legittimo, ma ci sono vie più dirette per garantire protezione umanitaria".

L'assassinio dell'influencer Kirk. A questo proposito il suo collega di governo Luca Ciriani ha chiesto che cessi anche il linguaggio violento verso la premier Meloni.

"Infatti c'è grande preoccupazione per tutte le figure esposte pubblicamente. La presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri si stanno impegnano tantissimo con determinazioni che non possono piacere a tutti. Chi parla come la senatrice Maiorino non fa che identificare obiettivi. In Italia l'istigazione all'odio ha già portato a stagioni drammatiche".

Il quadro internazionale è appeso a un filo, anche il presidente Mattarella ha evocato il baratro del 1914. C'è il rischio che questo governo si trasformi in un gabinetto di guerra?

"Il governo sta

facendo il governo, rifiutiamo nettamente la prospettiva di andare verso un gabinetto di guerra, ma non sottovalutiamo segnali internazionali come quanto avvenuto in Polonia. Mattarella ha fatto bene a richiamare la Storia".

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