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"Serve severità, gli strumenti ci sono"

Il vicepresidente della Camera: "Sui violenti si può intervenire subito"

"Serve severità, gli strumenti ci sono"

Le immagini degli scontri in autostrada hanno fatto il giro del mondo. Eppure la magistratura ha deciso di usare il guanto di velluto nei confronti di due dei tifosi arrestati «in differita» dopo gli scontri e riconosciuti, nonostante fossero armati e con precedenti penali importanti. Un'applicazione a leggerezza o una precisa scelta politica? «È già successo in passato che alcuni arresti non venissero autorizzati dal gip - dice al Giornale il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Forza Italia) - per quanto ci riguarda noi auspichiamo sempre la massima severità».

Esiste una legge per gli arresti in flagranza «differiti», no?

«Per i tifosi c'è una norma in vigore che può consentire, fatti i riconoscimenti con foto e videocamere e altri strumenti, di agire nelle ore immediatamente successive. Non possiamo dare margini a questi violenti».

Ma secondo lei è davvero colpa della riforma Cartabia? O c'è un disegno preciso di una parte della magistratura?

«Dobbiamo capire bene se c'entrano le norme o meno, va fatta una verifica sulla loro funzionalità. Se queste nuove norme creano dei problemi si rivedono ma non credo questo sia il caso, né che ci sia un allarme».

La riforma della giustizia va completata...

«Per evitare l'uso politico della giustizia bisogna mettere al bando la politica dalla magistratura, separare le carriere di giudici e magistrati, evitare il lassismo nella gestione delle Procure e pretendere una maggiore trasparenza dell'azione giudiziaria, tempi più rapidi per i processi, certezza della pena ma anche il rispetto dei diritti fondamentali».

È finita la stagione degli assalti giudiziari a fini politici?

«Spero di sì ma temo di no. Ci sono ancora alcune sacche minoritarie ma coese che non vogliono rinunciare all'uso politico della giustizia».

Elezioni al Csm. C'è l'accordo sulla vicepresidenza?

«Se ne occupano i capigruppo. Però mi faccia dire una cosa...»

Prego

«Mi auguro che finisca la conventio ad excludendum e che la vicepresidenza non vada, come quasi sempre è successo, a un esponente del Pd o gradito al Pd».

C'è stato in passato un condizionamento della magistratura sulle nomine al Csm?

«Ne sono stato diretto testimone da capogruppo, l'ho toccato con mano, non voglio fare polemica».

Nomi non ce ne fa?

«Il centrodestra saprà esprimere un candidato di qualità e spero che le toghe rispettino il verdetto emerso dalle recenti elezioni»

C'è la possibilità di un voto allargato a componenti esterne alla maggioranza?

«Sono convinto che ci saranno delle personalità che meritano di essere sostenute, spero che non ci siano i soliti veti pregiudiziali».

Come andrà il 17 alla prima seduta comune del Parlamento?

«Speriamo di estrarre un coniglio dal cilindro».

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