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La sfida di cuori per Navalny. Putin: "Sfruttato dall'Occidente"

"Il presidente Vladimir Putin è la paura. Navalny è amore. Ecco perché vinceremo", dice Leonid Volkov, uno degli stretti alleati di Navalny, invitando le persone a riunirsi

La sfida di cuori per Navalny. Putin: "Sfruttato dall'Occidente"

«Il presidente Vladimir Putin è la paura. Navalny è amore. Ecco perché vinceremo», dice Leonid Volkov, uno degli stretti alleati di Navalny, invitando le persone a riunirsi. Ieri è stato il San Valentino dedicato al rivale politico di Putin dai russi non allineati al presidente. Quindici minuti con le luci dei cellulari accese e candele disposte a forma di cuore per chi voleva sostenere il dissidente rispondendo all'appello della sua squadra. Navalny è ancora in prigione dopo il ritorno in Russia seguito al suo avvelenamento nell'agosto dell'anno scorso ed è destinato a restarci per i prossimi due anni e 8 mesi.

Prima che il popolo di Navalny gli mostrasse il suo sostegno, Putin ha colto l'occasione per lanciare le sue accuse fuori dal proprio Paese. Il presidente russo ha accusato l'Occidente di utilizzare la figura dell'oppositore per cercare di «contenere» la Russia. «I nostri avversari o i nostri potenziali avversari hanno sempre fatto affidamento - e utilizzato - persone ambiziose e assetate di potere", ha dichiarato in un'intervista rilasciata al canale Rossiya 24 mercoledì scorso e pubblicata ieri dal Moscow Times. Putin ha suggerito che l'ondata di proteste che ha scosso la Russia dopo l'arresto di Navalny fosse stata alimentata anche dall'estero, sullo sfondo di «esaurimento, frustrazione e insoddisfazione» diffusi, derivanti dalla pandemia di coronavirus. Secondo Putin i «numerosi successi» della Russia a livello militare, ma anche nella gestione della crisi del Covid-19 e lo sviluppo del vaccino Sputnik V, «iniziano a irritare» gli oppositori di Mosca.

«Più forti diventiamo, più forte sarà questa politica di contenimento», ha ribadito.

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