"A Siena prometto merito e trasparenza. Giorgia e io simili per la schiettezza"

Il neo sindaco: "La prima prova che mi aspetta è il Palio, che resta identitario e decisivo. Le contrade? Ora per me sono tutte uguali"

"A Siena prometto merito e trasparenza. Giorgia e io simili per la schiettezza"
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Nicoletta Fabio, insegnante, contradaiola dell'Istrice ma dopo la vittoria «diciassettina», ossia super partes, è il nuovo primo cittadino di Siena. Buona parte della città, dopo la mancata ricandidatura di Luigi De Mossi, non si aspettava la conferma del centrodestra.

Il centrodestra vince di nuovo a Siena.

«Sono in ascensore, aspetti che entro in casa».

Festeggerà?

«Sì andrò a cena con i miei sostenitori e la mia famiglia. Festeggiamenti sobri e semplici, come del resto ho cercato di presentare la mia persona: per quella che sono. Non una politica, con un pregresso. Il che penso abbia pesato».

Ha smentito tanti commentatori.

«I cittadini si sono riconosciuti in una persona equilibrata che conosce la sua città e che avrà per quest'ultima tutta la cura possibile. Penso che la carta vincente sia stata questa: sono una persona con cui si può dialogare. E credo che Siena cercasse la normalità di un dialogo».

In Toscana ci si attendeva un colpo di coda del Pd dopo le ultime amministrative. La Schlein e il suo effetto (a Siena la segretaria dem è più che radicata) non ha funzionato.

«Della Schlein deve chiedere alla Ferretti (la candidata del Pd, ndr) non a me. Magari non ha avuto il giusto appeal sulla città. Invece penso che il governo di centrodestra possa aver giocato un ruolo. Si tratta di un governo del fare, al netto dell'orientamento politico di ognuno. E questo conta».

Ha già sentito il premier Meloni?

«Sì, l'ho sentita ed è contenta. Mi ha mandato un messaggio. Così come ho sentito Salvini e Tajani. Ho avuto modo di conoscere il premier a Roma nella prima fase della campagna elettorale. Senza voler emulare nessuno, penso di poter dire di aver conosciuto una persona schietta, che è poi la qualità per cui credo che i senesi abbiano preferito me. Sa, quando si va al ballottaggio, si vota soprattutto per la persona».

Siena è una città complicata. Banca, Fondazione, nomine e così via. Ci si aspetta che il centrodestra non si comporti come la sinistra.

«Era la premessa della mia candidatura. Scegliere le persone per merito e con trasparenza e non per via dell'appartenenza politica. Vale per tutta l'opera amministrativa che dovrò mettere in campo».

Ora arrivano i mesi del Palio. Prime promesse ai senesi?

«Nell'immediato, nulla di troppo preciso: sarebbe avventato. Organizzare il Palio è decisivo, è un elemento identitario e la prima prova che mi aspetta. Poi ci sono situazioni aziendali complesse. E verificare lo stato dell'arte del Pnrr».

Lei è dell'Istrice.

«Sì, ho fatto il priore per 9 anni della mia contrada. Ma da oggi sarò «diciassettina», guaderò tutte le contrade come uguali».

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