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Silvio da record pure al funerale: 70% di share tv. E vola su "Spotify"

Per l'addio allo statista 6,6 milioni di spettatori. Boom sui social. E tutti scaricano "Meno male che Silvio c'è..."

Silvio da record pure al funerale: 70% di share tv. E vola su "Spotify"

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È quello che avrebbe voluto come premier: il 70 per cento di share, il 70 per cento di consensi. Il suo sogno: per governare senza impedimenti, trattative, compromessi, per realizzare quelle riforme che aveva promesso agli italiani. L'elezione plebiscitaria l'ha avuta nel giorno dei funerali a dimostrazione, ancora una volta, che è stato il politico più amato dalla gente comune. Lui, fondatore di Mediaset, che sull'audience (e la pubblicità ad essa legata) ha creato il suo impero televisivo, magari si sarebbe stupito di non aver raggiunto addirittura l'intera platea televisiva. Comunque i dati di ascolto sono stati altissimi, così come il seguito e il dibattito sui social di cui lui aveva capito da tempo l'enorme potenziale.

Il (quasi) 70 per cento di share si raggiunge nell'arco orario tra le 14 e le 17 (che si riferisce alla diretta di Raiuno) mettendo insieme tutti i canali che hanno fatto gli speciali sulle esequie: Raiuno e Rai News, le reti Mediaset unificate, La7 e Sky Tg24. Per la precisione, il dato è del 67,8 per cento di share (insomma come per una partita della nazionale) pari a 7.717.000 spettatori. Numero di teste importanti se si tiene conto che era primo pomeriggio e la maggior parte delle persone erano al lavoro. Se si considera soltanto l'orario della messa, gli spettatori sono stati 6,6 milioni. Ma tutti i programmi della giornata hanno avuto un forte seguito. Lo Speciale TG5 in simulcast che ha seguito il corteo funebre e tutti gli eventi del lungo addio, dalle 13.30 alle 18.20, ha totalizzato il 40.2% di share con 4.336.000. Su Italia 1, in prima serata, il docufilm «C'è solo un Presidente» sulla vita dell'ex premier ha segnato l'8.24% sui giovani 15-34enni con 707.000 spettatori mentre "Zona Bianca" che ha ripercorso la giornata ha registrato il 5.81% di share individui (744.000 spettatori totali). «Porta a porta» ha polarizzato 1.572.000 telespettatori, pari al 9,1%. E non era facile interessare ancora gli spettatori dopo i tre giorni di dibattiti, ricordi, talk, discussioni che si sono susseguiti quasi interrotti da lunedì.

Moltissime, dicevamo, le persone che hanno seguito i funerali on line e migliaia i commenti lasciati sui social, soprattutto per esprimere cordoglio. E non poteva essere diversamente per l'uomo che più è stato amato o odiato nell'ultimo secolo.

Una ricerca di Socialcom, realizzata per Adnkronos in collaborazione con Social Data, ha analizzato oltre 13.000 conversazioni e 4.600.000 interazioni tra commenti, like, condivisioni e reactions. Dei funerali di Berlusconi si è parlato in particolare su Twitter (51%), nei siti di news

(22%) e su Facebook (16%). «I funerali di Stato per Silvio Berlusconi - commenta Luca Ferlaino, fondatore di Socialcom - sono stati un evento crossmediale. Gli utenti hanno seguito le immagini alla televisione e contemporaneamente interagivano sulle piattaforme social, in particolare su Twitter».

Le polemiche sul lutto nazionale hanno generato 5.000 conversazioni e oltre 1,7 milioni di interazioni. In maniera decisamente marginale sono emerse divergenze di opinione sull'opportunità di dichiararlo.

Le esequie sono state seguite e commentate anche all'estero: quasi il 10% delle conversazioni online riguardanti la scomparsa sono in lingua non italiana, con una prevalenza della lingua inglese (2,3%) e di quella indiana (1%). Le conversazioni social hanno registrato percentuali di sentiment maggiormente negativo (53%), soprattutto legate alle emozioni di cordoglio, tristezza e dolore per la scomparsa. Tra le emoji più frequenti ovviamente il cuore.

Infine, per comprendere cosa resterà del cuore dei fan, il brano «Meno male che Silvio c'è» è risultato ieri il più ascoltato su Spotity.

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