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Il sindaco di Livorno: "Porto aperto alla Sea Watch". Salvini lo gela: "Priorità le navi pirata"

Luca Salvetti, neo sindaco di Livorno, si dice pronto ad accogliere la nave Sea Watch carica di migranti. Il ministro dell'Interno Salvini gli risponde stizzito

Il sindaco di Livorno: "Porto aperto alla Sea Watch". Salvini lo gela: "Priorità le navi pirata"

Duello a distanza tra il neo sindaco di Livorno, Luca Salvetti, e il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Come si legge su L'Arno.it il primo cittadino di Livorno si è detto disposto ad accogliere la Sea Watch con il suo carico di migranti. "La città di Livorno, con il suo porto, è aperta, la Sea Watch può approdare qua! - ha scritto su Facebook -. Livorno è la città delle Nazioni, democratica e tollerante, per definizione e per nascita. Il mare non è un confine, ma apertura e accoglienza". Salvini non l'ha presa bene e, sempre su Facebook, ha risposto in questo modo: "Priorità per il neo-eletto sindaco di Livorno del Pd: aprire il porto alle navi pirata delle Ong”.

Se il Pd livornese fa quadrato intorno al proprio sindaco ("il nostro porto continui ad essere approdo di accoglienza"), Costanza Vaccaro (Lega) affila le armi: "Caro Salvetti, la ridicola strumentalità della tua manifestazione d’intenti (poiché un sindaco non ha il potere di far attraccare nessuno), dimostra quanto il Pd e la sinistra non abbiano compreso che Livorno scoppia di disoccupazione, di problemi di sicurezza, di disagi e di mancanza di fondi. Noi siamo dalla parte della legalità con il Ministro Salvini: meno sbarchi, uguale meno partenze, meno morti in mare, più soldi pubblici risparmiati che non finiscono nel business dei migranti e dei trafficanti di morte". Durissimo anche Andrea Romiti (FdI), candidato sindaco del centrodestra alle ultime elezioni: "Ecco cosa vuol dire votare un Sindaco del Pd. Deve far ripartire il business degli immigrati per le loro cooperative rosse e i loro amici delle ong".

Livorno non è nuova a polemiche di questo tipo. Il precedente sindaco, Filippo Nogarin, un anno fa si trovò sulle stesse posizioni di Salvetti. Di fronte a una crisi umanitaria disse di voler accogliere la nave Aquarius, sfidando lo stop deciso dal governo e in particolare dal Viminale.

Poi però Nogarin fece marcia indietro e chiarì che quella era solo la sua posizione personale, ma che non intendeva creare problemi al neonato governo gialloverde.


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