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La sinistra non applaude neanche stavolta. "È un'inutile sceneggiata di propaganda"

Saviano rosica: "Il blitz non cambia certo il destino di quel territorio". Schlein e Conte tacciono imbarazzati. E il verde Bonelli si attacca al Pnrr

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È stato il refrain dell'estate e continua anche a settembre. L'opposizione punta a dividere su ciò che dovrebbe unire. Come il blitz di ieri mattina al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. Sono state sgominate piazze di spaccio e sequestrate armi di tutti i tipi, con 400 uomini delle forze dell'ordine impegnati in un'operazione per riportare la legalità in una delle tante «zone franche» d'Italia, dove a fine agosto è stato scoperto il caso di due bambine di 10 e 12 anni abusate per mesi da un gruppo di quindici giovanissimi. Dopo la visita della premier Giorgia Meloni, il segnale da parte dello Stato. Ma per la sinistra politica e culturale non è abbastanza. Fa subito rumore il post sui social dello scrittore Roberto Saviano, che attacca il governo. «Il maxi blitz di Caivano non è altro che una inutile sceneggiata di propaganda», scrive Saviano. Che parla di un'operazione di propaganda a fini politici. «I maxiblitz, come avvenuto a Caivano, non cambiano il destino di un territorio, non offrono riscatto, sono operazioni fatte per pura propaganda politica», accusa l'autore di Gomorra. Saviano insiste e punta a smontare la portata del blitz: «Il governo ha promesso una bonifica e invece 400 uomini hanno trovato appartamenti vuoti e sequestrato una quantità di denaro che per una piazza di spaccio sono solo pochi spiccioli». Segue stilettata a Meloni e al governatore della Campania Vincenzo De Luca, che «tuonano dagli scranni di un potere che detengono ormai da troppo tempo per potersi dire estranei».

Il fatto è che nemmeno a sinistra sono d'accordo tra di loro. Se per Saviano l'area non è stata «bonificata» abbastanza, dalla segreteria del Pd Marta Bonafoni se la prende proprio con il termine «bonifica». «Oggi siamo stati svegliati dai flash di agenzia che dicevano che la bonifica di Caivano, evocata dalla presidente del Consiglio, è iniziata: sono entrati 400 uomini. Quello che ci si chiede è cosa lasceranno quando saranno usciti», dice Bonafoni. E ancora: «Le persone non sono certo da bonificare, ma da prendere in cura». La fedelissima di Schlein, per attaccare Meloni tira in ballo l'abolizione del Reddito di cittadinanza e i presunti «tagli che questo governo ha operato sul welfare». Bonafoni aggredisce la maggioranza: «Fitto ha sacrificato sei miliardi di investimenti del Pnrr sulle periferie». Sandro Ruotolo, sempre dalla segreteria Pd, invita il governo ad aumentare gli assistenti sociali e incalza sulla dispersione scolastica: «Il governo di destra-destra pensa di inasprire le sanzioni sui genitori delle famiglie disagiate».

Elly Schlein e Giuseppe Conte preferiscono sorvolare, evitando di intervenire sul blitz di Caivano. Si fa vivo con i soliti distinguo il deputato e co portavoce di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. «L'operazione di Caivano di oggi è un'operazione propaganda che vuol far credere che ha sconfitto la criminalità a Caivano, ma non è così.

La premier Meloni può spiegare perché ha perso tutti i fondi per le periferie?», attacca ancora Bonelli.

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