Ci sono 6.500 bambini e sono la maggioranza degli oltre 9mila stranieri, tra cui moltissime donne collegati con i jihadisti dell'Isis e finiti nel campo profughi di Al Hol, nel Nord-Est della Siria. Una sorta di città che attende di capire quale sarà la sua sorte. Lo ha riferito Luqman Ahmi, portavoce delle forze curde, precisando che i dati risalgono a una settimana fa prima che le Forze Democratiche Siriane (Sdf) annunciassero di aver conquistato Baghuz, ultima roccaforte dell'Isis, e proclamassero la distruzione dell'auto-proclamato Califfato.
Secondo un rapporto della Casa Bianca, sono almeno un centinaio gli esponenti di spicco dello Stato islamico uccisi a partire dal 2017 dalle Forze democratiche siriane (Fds) nell'est della Siria. La relazione dell'amministrazione americana è stata pubblicata dopo l'annuncio da parte delle Fds della presa di Baghuz, ultima roccaforte dello Stato islamico in Siria la cui caduta pone fine ai combattenti sul piano territoriale. Il rapporto fa il punto sugli ultimi due anni di guerra contro lo Stato islamico condotta dalle Fds con il sostegno della Coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. Secondo Washington, a partire dal 2017 le Fds con il sostegno della Coalizione sono riuscite a liberare oltre 50 chilometri quadrati di territorio in mano allo Stato islamico in Siria, distruggendo ben sessanta obiettivi di alto valore strategico ed eliminando 100 leader di spicco dell'autoproclamato califfato.
Il rapporto non
fa menzione dei combattenti dello Stato islamico e delle Fds uccise in battaglia. Secondo la Casa Bianca sarebbero invece oltre un migliaio i combattenti stranieri catturati dalle forze curdo arabe provenienti da 40 paesi.
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