Sisma in Afghanistan: almeno 800 morti. I talebani supplicano il mondo: "Aiutateci"

Il terremoto di magnitudo 6.0 vicino ai confini col Pakistan. Soccorsi difficili, l'area colpita è isolata, servono elicotteri

Sisma in Afghanistan: almeno 800 morti. I talebani supplicano il mondo: "Aiutateci"
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È di almeno 800 morti il bilancio di un rovinoso terremoto che ha colpito domenica sera l'Afghanistan orientale. Il sisma si è verificato alle 23,47 ora locale, le 21,17 italiane, è ha avuto una magnitudo 6.0 sulla scala Richter. Sono seguite diverse scosse di assestamento. Il sisma è stato avvertito a centinaia di chilometri di distanza. L'epicentro, secondo lo Us Geological Survey, è stato a una profondità di 8 chilometri in un punto che si trova a 42 chilometri da Jalalabad, non lontano dal confine con il Pakistan.

Il bilancio è probabilmente molto più grave. Il portavoce del governo del Talebani Zabihullah Mujahid nel corso di una conferenza stampa a Kabul ha parlato di 800 morti e 2.500 feriti nella sola provincia di Kunar, oltre a 12 morti e 255 feriti nella vicina provincia di Nangahar. Le proporzioni reali del disastro sono ancora ignote anche a causa delle difficoltà che le squadre di emergenza hanno incontrato nel raggiungere le zone colpite dal sisma, che sono montuose e per questo sono rimaste a lungo isolate. L'Autorità per la gestione dei disastri di Kunar ha dichiarato che la situazione peggiore riguarda i distretti di Nur Gul, Soki, Watpur, Manogi e Chapadare. Il capo della polizia della provincia di Kunar ha riferito alla Bbc che le strade per raggiungere la zona sono bloccate a causa delle frane causate dalle inondazioni e dalle scosse di assestamento del terremoto.

La situazione di assoluta emergenza, che si innesta nella tragedia di un Paese povero e senza libertà, ha spinto l'impopolarissimo e orgogliosissimo governo dei Talebani a esortare le organizzazioni umanitarie a contribuire alle operazioni di soccorso nelle remote aree montuose colpite dal terremoto. I funzionari talebani ammettono di avere risorse limitate e chiedono soprattutto elicotteri che consentano di raggiungere le zone colpite. Al momento non risultano italiani coinvolti nel terremoto. L'ambasciata d'Italia a Kabul segue l'evoluzione della situazione nel Paese ed è in costante contatto con le autorità locali.

"Il violento terremoto che ha causato molte vittime in Afghanistan aggiunge morte e distruzione ad altre sfide, tra cui la siccità e il rimpatrio forzato di milioni di afghani dai paesi vicini", dice sconsolato l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) Filippo Grandi che sollecita la comunità dei donatori "a non esitare a sostenere gli sforzi di soccorso".

Anche l'Unione Europea si mobilita: in un post su X la commissaria europea per la gestione delle emergenze Hadja Lahbib scrive che "la squadra per la protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario europee (Echo) è sul campo e i nostri partner sono pronti a fornire assistenza immediata".

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