Coronavirus

Slovenia, muro al confine con l'Italia

Brennero, tir in coda per 80 chilometri. Mosca: stop ai visti da Roma

Slovenia, muro al confine con l'Italia

L'Austria ha blindato i suoi confini con l'Italia. La Slovenia chiede un certificato di negatività al Coronavirus per chi arriva dal nostro paese e inizia a erigere un muro al confine di Gorizia. La Russai sospende i visti per chi arriva dall'Italia. L'Ucraina ha cancellato tutti voli. Stop ai voli per Spagna e Malta che ha respinto la nave da crociera Msc Grandiosa, in arrivo da Palermo, per il timore di contagi. E cresce così anche il numero degli italiani che si vedono cancellare i voli e restano bloccati all'estero.

Si allunga la lista dei Paesi che chiudono le porte all'Italia. Da ieri, anche l'Austria ha sospeso tutti i collegamenti: aerei, ferroviari e anche su strada. Prima conseguenza, 80 chilometri di coda al confine nella prima giornata. Di fatto nessun italiano può adesso più recarsi liberamente in territorio austriaco se non con un certificato medico e comunque verrà controllato al confine. Resta aperto, anche se con alcune restrizioni, il traffico commerciale delle merci. L'accesso in Austria per gli austriaci provenienti dall'Italia è consentito ma vengono condotti a casa dove trascorreranno una quarantena di due settimana. Al valico del Brennero una task force di medici supportata da forze dell'ordine verificano temperatura e documenti. I controlli sanitari ai confini con l'Italia riguardano anche passo Resia e Sillian/Prato Drava. La polizia controlla e fotografa i documenti delle persone che entrano in territorio austriaco. Le università verranno chiuse e il governo chiede alle aziende di agevolare il telelavoro ai dipendenti. «Abbiamo sottolineato in questi giorni che verrà il giorno in cui dovremo limitare la vita pubblica - ha detto il cancelliere austriaco Sebastian Kurz -. Molte persone credono che il numero di persone contagiato sia limitato e che il Coronavirus possa essere paragonato all'influenza. Sappiamo che il numero di persone contagiato è basso, ma i tassi di crescita sono enormi. Sappiamo anche che la crescita del numero di decessi è enorme, soprattutto in Italia che è nostra vicina. La mortalità è da dieci a trenta volte superiore a quella di una normale influenza». La Slovenia non ha chiuso i suoi confini con l'Italia ma ha deciso di imporre controlli sanitari per contenere la diffusione del coronavirus. Il certificato deve essere emesso in sloveno, inglese o italiano e non deve essere emesso da oltre tre giorni. È una vera odissea il rientro a casa per un centinaio di italiani bloccati in Spagna appesi all'unica possibilità di poter tornare via mare.

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