Fino ad una settimana fa il quadro politico italiano rilevato dai sondaggi non aveva subito grandi scossoni. Il governo era in evidente difficoltà così come i partiti della maggioranza che lo sostengono mentre il centrodestra, seppur sostanzialmente stabile nelle intenzioni di voto, era ampiamente avanti al centrosinistra, tanto da sfiorare il 50%. Poi ecco le violenze di Washington che hanno avuto una eco mondiale. Alessandra Ghisleri, sondaggista direttrice di Euromedia Research, a La Verità ha ammesso che dopo i fatti avvenuto negli Usa si è reso necessario rielaborare le rilevazioni che si stavano eseguendo. Una necessità che serve per capire "se gli italiani hanno compreso quanto è successo negli Stati Uniti, se si sentono toccati o se non vedono nessuna connessione tra gli eventi oltreoceano e i partiti italiani che in questi quattro anni hanno avuto come riferimento Trump".
I numeri del centrodestra
La Ghisleri ha sottolineato che prima delle violenze al Campidoglio "non avevamo grande variazioni, a parte una certa spinta in avanti di Forza Italia". La crescita degli azzurri e si spiega con le posizioni moderate assunte dal partito guidato da Silvio Berlusconi anche in questi difficili tempi. "Il nostro- ha aggiunto- è un Paese che rifugge gli estremismi". La repulsione agli estremismi è "una forte caratteristica che rimane nella maggioranza della popolazione". La sondaggista evidenzia come gli italiani non desiderano "essere sobillati" ma preferiscono "i percorsi chiari e meno turbolenti".
Attualmente il primo partito, se così si può definire, è quello dell’astensione che ha raggiunto il con il 33%. La Ghisleri annuncia che il centrodestra è indicato tra il 47 e il 48% mentre l'area governativa tra il 40 e il 41. Nel dettaglio la Lega ha quasi il 25%, Fratelli d'Italia viaggia tra il 15 e il 16% mentre Forza Italia tra il 7 e l'8%". Il totale del centrodestra arriva al 48%.
Centrosinistra non sfonda
A differenza del centrodestra la coalizione di governo è in crisi di consensi. "Il Pd è al 20-21%, al 14-15% i 5 stelle, Renzi un po' sotto il 3 e poi ci sono i partiti più piccoli come Azione, Liberi e uguali, Federazione dei verdi eccetera". Il calo dei grillini, sottolinea la sondaggista, "è costante anche perché sono senza leader. Di Maio è molto silenzioso, Crimi è un commissario e non un frontman, Grillo compare per poi defilarsi così come Di Battista". Il numero di indecisi così consistente potrebbe essere spiegato perché siamo lontani da elezioni. Ma dietro a questi numeri vi è la necessità da parte degli italiani di conoscere le proposte di partiti e candidati "anche se non nascondono la loro stanchezza nei confronti di promesse disattese". Centrodestra e centrosinistra sono avvisati.
Chiarezza sulle norme
Un desiderio di chiarezza e di certezze che riguarda tutti gli aspetti, anche quello relativo ad colori delle Regioni nell’ambito della lotta al coronavirus che cambiano con grande frequenza. Per questo la Ghisleri ha spiegato perché il giudizio sul governo è "sempre molto severo perché è diventato impossibile poter pianificare le proprie giornate. Le famiglie non riescono a progettare nulla a causa di questo "stop and go" che impedisce di avere una vita non dico normale, ma almeno programmabile. Dalla scuola, alle aperture dei negozi, alla mobilità sul territorio tutto segue le indicazioni delle istituzioni che arrivano "day by day" e spesso a ridosso dell'applicazione delle stesse".
Il paradosso è che gli italiani si sentivano meglio in isolamento totale piuttosto che nel rincorrere un cambio di colore. E questo per una serie di elementi. "La scorsa primavera c'era il sole, si andava verso la bella stagione, si conoscevano poco i risvolti del virus ed eravamo convinti che chiudendoci in casa avremmo sconfitto il Covid", ha ammesso la sondaggista che ha ricordato come i cittadini si facevano forza credendo che sarebbe andato tutto bene. "Adesso sappiamo che non è andata così- ha proseguito-. Il contagio è ripreso, siamo arrivati impreparati all'apertura delle scuole, c'è stata molta distrazione e ci stiamo accorgendo che anche nazioni come la Germania o la Gran Bretagna devono affrontare problematiche analoghe alle nostre, se non peggiori. A fronte di tutto questo, un po' si è persa la fiducia, un po' non si sa che pesci pigliare".
Oltre all'emergenza sanitaria esiste l'eventualità che il governo cada. Gli italiani, secondo la sondaggista, non capiscono bene le ragioni della possibile crisi e cioè "se essa sia effettivamente dettata dalla possibilità di accedere ai fondi europei che potrebbero cambiare il nostro futuro, oppure ad altri fattori. È difficile riuscire a comprendere una crisi politica quando le aziende sono chiuse, i licenziamenti sono alle porte e tante famiglie non riescono più a fare quadrare i conti”.
Le posizioni di Renzi e Conte
Il possibile responsabile della caduta del governo, Matteo Renzi, "è in una posizione che va ancora spiegata bene alla gente". La Ghisleri rimarca che il leader di Iv "parla alla politica, ma non in maniera chiara alla gente. In Italia c'è una politica dentro il Palazzo e una fuori. Nella prima, Matteo Renzi è in netto vantaggio perché tiene le redini di un governo nel quale può fare il buono e il cattivo tempo". Ma le persone sono disorientate perché mentre il Paese è in forte difficoltà "si parla di ministri e rimpasti". Pertanto la sondaggista ritiene che l’ex rottamatore "abbiano la necessità di spiegare quello che sta accadendo per non confondere gli elettori e non far cadere nel grande dubbio che sia solamente una crisi dettata da logiche di potere e di posizione". Non è un caso che Iv nei sondaggi non guadagna terreno."Se si andasse a votare con questa legge elettorale- ha spiegato la Ghisleri-, il suo partito potrebbe non raggiungere la soglia di sbarramento del 3%. Per mantenere una rappresentanza in Parlamento dovrebbe trovare degli alleati".
Se Renzi ha difficoltà non sta certo meglio il premier Giuseppe Conte che ha lo stesso problema del suo "rivale". Anche il presidente del Consiglio, secondo il pensiero della sondaggista, ha la necessità di "spiegare agli italiani che cosa sta facendo, quali sono i piani e i programmi per il futuro". Il premier "è sempre sotto pressione, tuttavia la sua comunicazione è spesso contraddittoria. Da una parte ci sono i numeri della pandemia, che nonostante le restrizioni sono in costante aumento. Allo stesso tempo, le famiglie continuano a essere spaesate non capendo, nella giungla dei colori, che cosa possono o non possono fare".
La Ghisleri spiega che questo è un tema veramente serio perché le persone "non solo spesso non comprendono, ma sono stanche di vivere nell'incertezza". E i cambi continui di colore alle Regioni, le regole interpretate a modo proprio dalle varie autorità non fanno che aumentare il caos complicando la quotidianità agli italiani.
I vaccini
Altro tema importante è quello legato ai vaccini. La sondaggista nota come i favorevoli sono in crescita rispetto a prima che partisse la campagna di immunizzazione. Questo perché ora molti dubbi stanno venendo meno sull’uso del farmaco e sulle controindicazioni dello stesso.C'è sempre una fascia di popolazione, circa un quarto degli italiani, che resta scettica. "Però gli esperti dicono che l'immunità di gregge si raggiungerà quando sarà vaccinato il 70% degli italiani, quindi, forse, potrebbe essere tollerata anche questa fetta", ha affermato la Ghisleri che ha affermato di essere favorevole al vaccino ricordando di portare “ancora la cicatrice del vaccino contro il vaiolo.
È un valore, un simbolo che mi ha permesso di viaggiare in tutto il mondo in epoca prepandemica e di essere immune". L’augurio di tutti è che con il farmaco l’incubo coronavirus possa essere messo definitivamente alle spalle.
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