Politica

Il sospetto di Crosetto: "C'è un filo che lega questi fatti..."

Il fondatore di Fratelli d'Italia solleva un dubbio: "Alcuni magistrati lanciano un messaggio in modi diversi: facciamo cosa vogliamo, come vogliamo, quando vogliamo"

Il sospetto (inquietante) di Crosetto: "C'è un filo che lega questi fatti..."

Le ultime vicende giudiziarie che hanno interessato la politica italiana hanno fatto sollevare più di qualche sospetto da parte di Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d'Italia e imprenditore. In questi giorni diversi esponenti dei partiti sono stati interessati da situazioni - tra ordinanze e indagini - che inevitabilmente hanno dei riflessi sulla propria formazione politica. Prima l'ordinanza del Tribunale di Napoli VII Sezione Civile che rischia di decapitare il Movimento 5 Stelle; poi la richiesta della Procura di Firenze sul rinvio a giudizio per Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e Luca Lotti.

Il sospetto di Crosetto

Crosetto sul proprio profilo Twitter ha scritto a chiare lettere che "c'è un filo che lega fatti distanti fra loro come il rinvio a giudizio per la Fondazione Open, la scarcerazione di Pittelli o l’esautorazione di Conte". A suo giudizio in tal modo alcuni magistrati lanciano un messaggio in modalità differenti: "Facciamo cosa vogliamo, come vogliamo, quando vogliamo".

Lo scontro Anm-Renzi

Nella mattinata di ieri si è consumato un duro scontro a distanza tra l'Associazione nazionale magistrati e Matteo Renzi. La giunta dell'Anm ha criticato le dichiarazioni del leader di Italia Viva dopo la dura reazione sugli sviluppi del caso Open: le sue parole sono state messe nel bersaglio perché "travalicano i confini della legittima critica e mirano a delegittimare agli occhi della pubblica opinione i magistrati che si occupano del procedimento a suo carico".

Dal suo canto Renzi ha fatto la voce grossa e ha sottolineato come dall'Anm non ci sia stata una presa di posizione così netta quando la sua vita "è stata scardinata con un dolore personale e familiare". Il numero uno di Iv ha provveduto a firmare una formale denuncia penale nei confronti dei magistrati Creazzo, Turco, Nastasi. L'atto firmato dal senatore sarà trasmesso alla Procura di Genova, competente sui colleghi fiorentini, per violazione del'articolo 68 Costituzione, della legge 140/2003 e dell'articolo 323 del codice penale.

L'ordinanza sul M5S

Il mondo del Movimento 5 Stelle è stato toccato dall'ordinanza del Tribunale di Napoli VII Sezione Civile. I timori nella galassia grillina è che il tutto possa essere azzerato, tornando punto e a capo senza una guida solida e salda. Mentre si studiano le prossime mosse, sul tavolo resta l'ipotesi di una nuova votazione online. Una situazione che fa precipitare ulteriormente nel caos il M5S, già messo alla prova dalle liti pubbliche tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio.

Pittelli torna ai domiciliari

L'avvocato ed ex parlamentare Giancarlo Pittelli torna agli arresti domiciliari: la decisione è stata presa dal Tribunale di Vibo Valentia, in accoglimento dell'istanza presentata dai difensori Salvatore Staiano e Guido Contestabile. Pittelli, imputato nel maxiprocesso Rinascita Scott, lascia così il carcere. Da alcune settimane aveva iniziato lo sciopero della fame.

Il comitato promotore dell'appello per Giancarlo Pittelli sostiene convintamente che l'ex parlamentare di Forza Italia "ha il pieno diritto di affrontare il processo da uomo libero e non ristretto".

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