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Spazio, roba da ricchi. Dopo Branson c'è Bezos

L'ex n° 1 di Amazon con la sua Blue Origin partirà domani, 52 anni dopo l'Apollo 11

Spazio, roba da ricchi. Dopo Branson c'è Bezos

Astro-Bezos sta per raggiungere Astro-Branson. Sembra una storia di un album di Topolino degli anni Settanta: Paperon de' Paperoni, solleticato da un'impresa del rivale Rockerduck, cerca di fare di più e meglio. Ma quelli erano fumetti e questa realtà, anche se un po' fantascientifica.

Il fondatore di Amazon, nonché uomo più ricco della Terra, domani alle 9 locali (le 15 in Italia) - salvo rinvii dovuti alle condizioni atmosferiche - volerà nello spazio a bordo del lanciatore suborbitale New Shepard, così battezzato in onore di Alan Shepard, primo americano a essere andato effettivamente nello spazio, per partecipare al primo volo turistico della sua società Blue Origin. La data scelta è simbolica, il cinquantaduesimo anniversario dello sbarco dell'uomo sulla Luna, il 20 luglio 1969. Bezos era talmente convinto della suggestione da non farsi convincere ad anticipare l'appuntamento con la storia nemmeno dal sorpasso effettuato da Richard Branson, anche lui imprenditore-miliardario-visionario, che si è aggiudicato il titolo di primo turista spaziale partendo e ritornando domenica 11 luglio con cinque compagni di viaggio a bordo della SpaceShipTwo Unity, della sua Virgin Galactic. Bezos si è congratulato con il collega, ma ha rivendicato il fatto che sia il suo il primo vero volo spaziale, visto che Branson non ha superato la linea di Karman, ovvero il confine immaginario tra l'atmosfera terrestre e lo spazio esterno. Piccole beghe tra astro-ricchi che segnano l'inizio della competizione per la conquista «democratica» dei cieli (si fa per dire, visto il costo del biglietto) che coinvolge anche un terzo riccone estroso, Elon Musk e la sua Space X. Un'ossessione che secondo Thomas Moynihan, un ricercatore specializzato nel futuro dell'umanità, nasconde più che l'ambizione personale il desiderio di fornire un back-up, un'alternativa all'umanità in caso di morte della civiltà umana sulla Terra. Auguri.

Ma torniamo a Bezos, che partirà da Van Horn, in Texas, con il fratello Mark e due astronauti agli estremi della piramide delle età: il diciottenne appassionato di volo olandese Oliver Daemen (che grazie ai soldi di papà ha sostituito il vincitore anonimo dell'asta per un posto da passeggero pagante, che ha sborsato 28 milioni di dollari per poi accorgersi - toh - che quel giorno aveva da fare) e l'ottantaduenne americana Wally Funk, che nel 1961 era stata selezionata per la missione femminile Mercury 13, poi sbianchettata dalla Nasa. Una rivincita per lei e il doppio record degli astronauti più giovane e più anziano della storia spaziale.

La prima missione spaziale di Blue Origin durerà dieci minuti in tutto. Al minuto tre il razzo si separerà dalla capsula e i passeggeri inizieranno a sperimentare l'assenza di gravità e ad assistere alla meraviglia dello spettacolo della Terra vista da cento chilometri di altezza, attraverso un grande vetrata decisamente più panoramica rispetto ai tanti piccoli oblò della Virgin Galactic. Al minuto quattro il picco del volo, poi il superamento della cosiddetta Linea di Karman e, al minuto sei, l'inizio del rientro sulla Terra.

I quattro passeggeri hanno fatto un addestramento minimo, in quanto il razzo è completamente autonomo.

E anche, pare, piuttosto sicuro e affidabile: New Shepard ha già effettuato con successo già quindici voli senza equipaggio. Chi vorrà seguire in diretta l'avventurà potrà connettersi sul sito BlueOrigin.com e sui social della compagnia, che trasmetteranno il viaggio di bezos e soci in streaming.

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