Stella, hacker russa a Kiev. Il killer: "Italiani mafiosi"

La fuga da clandestina a Malta, il parto non registrato. Poi con l'uomo dai molti alias in Italia in catamarano

Stella, hacker russa a Kiev. Il killer: "Italiani mafiosi"
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Fuggita dalla guerra. "Stella", la donna misteriosa trovata cadavere il 7 giugno a villa Pamphili, potrebbe essere cittadina ucraina di lingua russa. Entrata illegalmente a Malta dove incontra Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, 46 anni, e partorisce in gran segreto la piccola "Andromeda", poi finita strangolata nel parco romano. Da qui in Sicilia, via mare, a bordo di un catamarano. È la nuova pista degli investigatori che hanno arrestato l'omicida a Koukounaries, nell'isola greca di Skiathos.

Esperta hacker, pedina dell'intelligence russa, Stella sarebbe stata un'infiltrata in uno scenario di guerra. Tanto da lasciare il Paese in fretta e furia per arrivare, nel 2023, a Malta dove conosce lo pseudo regista, produttore cinematografico, nonché suo carnefice. Della piccola, per il momento, non si sa molto. Sicuramente figlia della donna, certamente ammazzata a mani nude dal cittadino statunitense, probabilmente suo padre naturale. Si attendono gli esami autoptici sul corpo della donna per stabilire le cause esatte della morte mentre le autorità maltesi, la squadra mobile romana e l'Interpol, indagano per ricostruire i movimenti dei tre prima del tragico epilogo.

La Procura di Roma ha firmato una rogatoria per poter svolgere indagini oltre confine, a Malta, Kiev, Mosca e Skiathos, ripercorrendo le varie tappe della vittima da sola e al seguito di Rexal. Punto fermo: la coppia ha soggiornato per un anno, dal 2023 al 2024 a Marsascala, Malta, una specie di ghetto in cui convivono immigrati dell'Est Europa e magrebini più o meno legalmente. La piccola, partorita all'ombra di uno studio privato, non viene registrata all'anagrafe maltese visto che la donna è clandestina.

Uomo pericoloso, Kaufmann, comparso all'udienza di convalida, nel carcere di Larissa, in Grecia, strafottente e per niente collaborativo. "Italiani mafiosi", mette a verbale nell'interrogatorio. L'uomo, accusato di duplice omicidio pluriaggravato, per il gip che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare, Flavia Costantini, "Ha dimostrato un'elevata capacità criminale - si legge - e una pervicace volontà di portare a compimento il suo intento criminoso, avendo perlomeno assistito alla morte (se non causato ndr) della compagna senza richiedere alcun intervento, occultandone poi il corpo e disfacendosi dei vestiti in modo da rendere difficoltosi sia il ritrovamento del cadavere, sia l'identificazione della donna con il chiaro intento di depistare le indagini".

"Non è capace di controllare gli impulsi violenti - continua il gip - verso soggetti indifesi", come una bambina di pochi mesi. L'Fbi di stanza all'ambasciata americana riferisce ai colleghi romani di ben cinque arresti, tutti per violenza domestica e aggressioni, seguiti da quattro mesi di carcere per aggressione con arma letale e che ha provocato gravi lesioni alla vittima. Resta il mistero su chi sia Kaufmann, personaggio ambiguo che gira il mondo con carte di credito finanziate (6mila dollari al mese) da mamma, che cerca una casa in affitto nella capitale ma dorme assieme alla donna e alla figlia (presunta) in una tenda di villa Pamphili. Un uomo dai mille alias, come Matteo Capozzi, al quale i genitori inviano denaro. A Malta, dopo esser passato per Russia, Nuova Zelanda e Islanda come Rexal Ford, fonda la Tintagel Film. Lì conosce Stella che va a vivere con lui al 78 di via in Nadur.

Mistero anche sui tre interventi delle volanti,

due a distanza di due ore in via Giulia il 20 maggio dove viene identificato solo Rexal e un terzo il 5 giugno in piazza Cairoli. Il californiano è ubriaco e tiene in braccio la bimba. Stella, a quel punto, è già cadavere.

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