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"Studenti in pericolo". Le università arruolano vigilanti per proteggerli

Ultimo episodio, quattro rapinatori armati. Dopo Iulm e Bocconi, si muove il Politecnico

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Rapine a mano armata, coltelli puntati alla gola, estorsioni con manganelli: così vivono gli studenti che frequentano il Politecnico Bovisa, alla periferia nord ovest della città. «Vorrei, come tutti i miei compagni - scriveva uno studente iscritto al corso di Automation e control engeneering a maggio in una lettera aperta - poter lasciare questi spazi a qualunque ora, senza temere per la mia vita. Tengo a sottolineare che il termine rapina e l'espressione temere per la propria vita non sono utilizzati in modo improprio: le aggressioni avvengono effettivamente con l'ausilio di manganelli o coltelli puntati alla gola. Una soluzione è indispensabile». L'ultimo episodio, che ha fatto traboccare il vaso, un'aggressione da parte di 4 persone armate di coltello: hanno costretto il ragazzo a consegnare il denaro, bloccandolo per 10 minuti mentre aggredivano altri passanti. Il 3 maggio due nuovi episodi prima delle 20.

Ecco quindi che dopo l'ennesima segnalazione il Politecnico di Milano ha deciso di attivare un servizio di scorta sperimentale negli orari serali - alcune aule studio chiudono a mezzanotte - per accompagnare gli studenti dal campus alla stazione di Villapizzone, che dista meno di 200 metri, e viceversa. Un vigilante, pagato con i fondi dell'università, parte ogni giorno da Villapizzone (dalle 20 alle 23.30) e ritorno (dalle 20.15 alle 23.45) per accompagnare gli studenti e rendere più sicuro il percorso. Per usufruirne, basta presentarsi ai punti di ritrovo.

Così un'altra prestigiosa università milanese, la Bocconi, ha lanciato lo stesso servizio un anno e mezzo fa: nel gennaio 2022, infatti, a seguito della richiesta ufficiale degli iscritti, che erano stati ripetutamente aggrediti nel parco Ravizza, passaggio obbligato per raggiungere le residenze delle vie Spadolini, Dubini e Isonzo, ha lanciato un servizio di scorta per gli studenti. Il servizio è operativo dal lunedì al sabato dalle 18 alle 00.30, per coprire gli orari più a rischio. Non serve prenotare, ma basta presentarsi bei punti di ritrovo, ovvero le panchine che si incrociano lungo il percorso.

Anche lo Iulm, università privata che si trova nei pressi di Romolo, fermata lungo la circonvallazione tagliata dalla ferrovia, che comprende 7 edifici e due residenze universitarie, ha attivato tempo fa diversi servizi di sicurezza e accompagnamento. In tutto il campus, che comprende appunto gli studentati di Cascina Moncucco e di via Santander esiste da anni un servizio di ronde, ad opera di guardie giurate, che controllano in tutto il quartiere, allargandosi anche alle aree verdi, per la sicurezza di studenti e residenti.

Nonostante l'ateneo non abbia mai ricevuto richieste di servizi specifici o denunce di aggressioni, a fronte di un quartiere sicuramente difficile, oggi riqualificato grazie anche all'espansione dallo Iulm stesso e all'arrivo della Domus Academy e la Nuova Accademia di Belle Arti, una quindicina di anni fa ha messo in piedi un servizio di monitoraggio del tratto di strada lungo 300 metri che dall'università arriva alla fermata di metropolitana e passante. Un operatore di sicurezza percorre la strada avanti e indietro per controllare la situazione e accompagnare gli studenti soprattutto nelle ore serali.

Diversa la situazione per gli atenei centrali come l'Università degli Studi e l'Università Cattolica, che non hanno mai ricevuto segnalazioni o richieste di questo tipo.

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