Tra Russia e Ucraina c'è una guerra e una gara: quella a chi conquista la posizione di Paese più corrotto d'Europa. Per il momento, e nonostante le ultime inchieste, a vincere è con distacco la Russia. Secondo le classifiche di Transparency International è al 154° posto (su 180 Paesi) al mondo. Kiev è al gradino 105, dalle parti di Bielorussia, Bosnia e Serbia. Tra Kiev e Mosca, però, una differenza c'è: la corruzione ucraina, visti anche i Paesi con cui rivaleggia, potrebbe essere definita, con evidente licenzia geografica, di tipo "balcanico", quella russa di tipo "sistemico". Con il primo termine si intende una commistione patologica tra affari e politica con caratteri di instabilità e improvvisazione. Al contrario in Russia questa commistione è diventata sofisticato sistema di governo. E il sistema inizia dai vertici.
Secondo le dichiarazioni ufficiali Vladimir Putin guadagna qualcosa come 100mila dollari l'anno e possiede un appartamento di 77 metri quadri. "Non si possono portare i soldi nella tomba" ha detto, per spiegare il suo ostentato disinteresse per i beni materiali. In realtà tutte le analisi internazionali sulle sue finanze si sono concentrate sui cosiddetti "koscelki", i suoi "uomini portafoglio". Il più famoso è un violoncellista, Sergei Roldugin. La sua storia è quella di un concertista, un intellettuale, che, dichiaratamente non si è mai occupato di affari. L'inchiesta sui Panama Papers scoprì, però, che Roldugin aveva in giro per il mondo società per centinaia di milioni di dollari. Dettaglio curioso: Roldugin è un amico di infanzia di Putin. La storia è quasi identica per un altro compagno di giochi dello zar, Piotr Kolbin, ex macellaio in una rosticceria-tavola calda a San Pietroburgo: con un patrimonio di centinaia di milioni è arrivato a possedere il 10% di Gunvor, il più grande trader internazionale di petrolio russo (la cui proprietà è stata spesso attribuita a Putin). E con i "portafogli" del leader del Cremlino si potrebbe continuare a lungo. Anche perché tutti gli oligarchi sono lieti, quando possono, di assumere questa funzione.
Un esempio, poco rilevante dal punto di vista delle somme coinvolte ma curioso: qualche anno fa Putin, durante una visita in Israele, incontrò la sua insegnante di tedesco alle scuole medie, Mina Yuditskaya Berliner. La donna era in difficoltà economiche e l'ex allievo promise di aiutarla.
Puntualmente, qualche tempo dopo, la donna si comprò una casa da 245mila dollari. Più tardi una fuga di notizie da un paradiso fiscale permise di capire da dove arrivavano i soldi: da una società di Roman Abramovich, ex proprietario del Chelsea.