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Sulla finanziaria è partita a scacchi

Ancora tensione sulle pensioni. FdI, Lega e Fi misurano i rapporti di forza in maggioranza

Sulla finanziaria è partita a scacchi
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Le grandi manovre sulla manovra in commissione Bilancio al Senato si consumano tra riformulazioni last minute, distinguo politici e una trattativa permanente dentro la maggioranza, dove Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia cercano ciascuno di piantare la propria bandierina. Il dossier più sensibile resta quello delle pensioni. Il governo ha riformulato l'emendamento più contestato, quello sui riscatti contributivi delle lauree brevi, e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha assicurato che "sono stati tenuti indenni tutti quelli che hanno fatto il riscatto fino ad adesso, quindi sono stati salvati i cosiddetti diritti acquisiti". Per il futuro, ha spiegato, sarà ancora possibile riscattare, ma "quello che versa aumenterà la pensione che riceverà ma non inciderà rispetto alla data di pensionamento". Una precisazione tecnica che però non ha spento le tensioni politiche, soprattutto nella Lega.

Il relatore del provvedimento a Palazzo Madama, Claudio Borghi, ha ribattuto che la riformulazione "cancella totalmente la parte relativa al riscatto delle lauree" e ha contestato la lettura del titolare del Mef: "No, ha sbagliato, è proprio cancellata ed è anche facile da leggere". Per il Carroccio il punto resta politico: evitare qualunque segnale che possa essere interpretato come un irrigidimento dell'accesso alla pensione, come invece ha paventato l'esecutivo. "Noi non voteremo un allungamento anche formale dell'età pensionistica", ha rincarato Borghi al termine dell'ufficio di presidenza. In precedenza, aveva rilanciato la richiesta di eliminare anche le finestre mobili. Un'ipotesi che Giorgetti aveva definito "scolastica", ricordando che le coperture devono reggere nel lungo periodo, e su questo si lavorava ancora ieri sera.

La Lega rivendica anche un successo sul fronte fiscale, con l'approvazione dell'emendamento sulla rottamazione quinquies. Dopo la riformulazione del governo, l'adesione potrà avvenire con un tasso di interesse sulle rate ridotto al 3%. Per i senatori leghisti si tratta di "una grande vittoria" che aiuta "i cittadini onesti che hanno più bisogno" e mette le basi per quella pace fiscale che resta un cavallo di battaglia identitario.

Fratelli d'Italia gioca invece una partita più ampia, legata alla politica industriale e alla sicurezza nazionale. Porta la firma di tutti e tre i partiti della maggioranza l'emendamento che rafforza la produzione e il commercio di armi e sistemi d'arma, con l'obiettivo di "tutelare gli interessi essenziali della sicurezza dello Stato" e potenziare le capacità industriali della difesa. Ma FdI incassa anche risultati mirati: 35 milioni l'anno dal 2026 al 2028 per la decarbonizzazione del polo siderurgico di Terni. E ancora, il via libera all'emendamento che mette in sicurezza i 34 lavoratori dell'indotto dell'ex Fiat di Termini Imerese.

Forza Italia lavora su un terreno più tecnico ma non meno strategico, dal Pnrr all'università. È azzurro l'emendamento che consente al ministero dell'Università di affidare a Cassa depositi e prestiti l'attuazione dello Student housing fund, con contributi fino a 20mila euro a posto letto e canoni calmierati, una misura pensata per dare una risposta strutturale al nodo degli alloggi per studenti.

Nel mosaico generale, infine, entrano anche il ripristino dei fondi per le tv locali, la stretta riformulata sulle parcelle dei professionisti legata alla regolarità fiscale, l'affidamento a lungo termine del servizio postale universale a Poste Italiane e l'allentamento dei limiti al contante per i turisti stranieri.

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