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Taglio dei parlamentari. La Casellati è d'accordo

La presidente del Senato a tutto campo: "Opportunità l'autonomia differenziata"

Taglio dei parlamentari. La Casellati è d'accordo

Autonomia differenziata: «Più un'opportunità che un rischio». Immigrazione: «Distinguere tra soccorso e accoglienza». Russiagate: «Da parte mia nessuna censura o politicizzazione». Taglio dei parlamentari: «Giusta direzione».

La presidente del Senato Elisabetta Casellati, alla tradizionale Cerimonia del Ventaglio che chiude i lavori parlamentari, tocca tutti i temi più caldi e li lega con il filo della «centralità del Parlamento, che così come previsto dalla Costituzione, oltre ad essere un presupposto fondamentale del nostro assetto istituzionale è un arricchimento della qualità delle scelte e delle iniziative legislative».

È la seconda carica dello Stato a parlare a Palazzo Giustiniani e, nel suo tailleur verde smeraldo, sottolinea che «il nostro assetto istituzionale, anche in questa legislatura, ha dimostrato di essere in grado di adeguarsi ai tempi». Per la Casellati, anche per l'iter dell'autonomia differenziata «Governo, Regioni, Parlamento saranno chiamati a dare un contributo per rendere effettivi i principi di sussidiarietà e buon andamento, senza egoismi e senza penalizzazioni per nessuno». Il cavallo di battaglia della Lega, dunque, deve essere varato tenendo conto delle diverse esigenze geografiche, sociali ed economiche e riducendo «la distanza tra decisori e territorio in una logica di efficacia, efficienza ed economicità».

La numero uno del Senato si difende poi dagli attacchi del Pd per non aver dichiarato ammissibili le prime tre interrogazioni parlamentari sul Russiagate che, disse a luglio, erano basate su «pettegolezzi giornalistici» senza «fondamento probatorio». In quel rigetto, afferma con forza la Casellati, «non c'è stata alcuna censura, nessuna politicizzazione del mio ruolo che è ispirato alla massima trasparenza e alla più totale imparzialità» e infatti le successive interrogazioni basate sulle indagini della procura di Milano sono state dichiarate ammissibili.

Sull'immigrazione, la Casellati dice chiaramente che «nessuno può e deve essere lasciato morire nel Mediterraneo, che negli ultimi anni ha visto troppe tragedie, troppo sangue», ma dopo gli obblighi di salvataggio per cui l'Italia ha impiegato uno «sforzo economico, logistico ed operativo, che non sempre l'Europa ha riconosciuto», vengono gli obblighi di assistenza e accoglienza che interessano tutti i Paesi europei. E quello dell'immigrazione per la Casellati questo sarà il primo problema «sul quale si valuterà l'efficacia delle azioni dell'Ue, prima che sui bilanci e sul rispetto delle regole interne».

Pur non entrando nel merito del taglio dei parlamentari approvato in seconda lettura dal Senato, la presidente dice che ha «sempre sostenuto la necessità di dare dei

segnali che vadano in questa direzione». Quanto all'economia, la Casellati da atto al governo di aver evitato una procedura di infrazione ma ricorda che ai «segnali positivi» si aggiungono «elementi di oggettiva incertezza».

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