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Tajani: "Congresso? Non vedo l'ora"

Il segretario azzurro interviene dopo l'evento di Occhiuto. "I voti si contano..."

Tajani: "Congresso? Non vedo l'ora"
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nostro inviato a Bruxelles

"Non vedo l'ora, le sfide mi esaltano". Quando lascia l'hotel Sofitel, dove si è appena conclusa la consueta riunione del Ppe che precede ogni Consiglio europeo, Antonio Tajani (nella foto) non si sottrae alle domande dei giornalisti sulle questioni più strettamente interne, dalla manovra al dibattito che si è aperto in Forza Italia sul futuro del partito e la direzione da intraprendere in vista delle politiche 2027. Solo qualche ora prima, d'altra parte, il vicepremier e ministro degli Esteri ha potuto leggere su La Stampa l'intervista in cui Roberto Occhiuto ribadisce la necessità di "una svolta liberale", invita ad "avere più coraggio" e si dice "pronto" a mettersi in gioco quando si arriverà ai congressi. Parole che arrivano all'indomani del convegno intitolato "In libertà", organizzato a Palazzo Grazioli dal governatore della Calabria con l'aiuto di Andrea Ruggieri. Appuntamento a cui hanno presenziato 22 parlamentari di Forza Italia, un terzo del totale, tra cui il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo.

Una sfida, quella congressuale, che Tajani raccoglie. "Magari! Le sfide mi esaltano", dice il vicepremier. "Sono contento se si fa il congresso di Forza Italia, i congressi sono una prova di democrazia e poi i voti si contano", conclude prima di lasciare la riunione del Ppe. Parole, fanno filtrare gli azzurri, che non sono da leggere in contrasto con Occhiuto. Perché - ha spiegato mercoledì Tajani prima di incontrare a Milano la presidente di Fininvest Marina Berlusconi per gli auguri di Natale e uno scambio di vedute sui principali temi dell'attualità politica - Forza Italia "è un partito aperto" e "non ci sono frizioni". Insomma, "il dibattito anche all'interno del partito è sempre un fatto positivo" e "non sono certamente io uno che pensa di chiudere le porte".

Tajani, dunque, è "pronto" a correre al congresso di Forza Italia che a inizio del 2027 eleggerà il segretario che porterà il partito alle elezioni. E sembra piuttosto convinto che non avrà alcun problema di numeri. "Mi ricandiderò e - spiega - se ci sono altri dirigenti che vogliono fare lo stesso è un bene". Cerca di smussare gli angoli anche il portavoce di Forza Italia Raffaele Nevi. "Penso che sia sempre positivo quando si aprono dibattiti, soprattutto culturali e sull'impostazione da dare a un partito nell'imminenza di una campagna elettorale", dice il deputato azzurro. Insomma, "penso sia positivo discutere" e "cercare di costruire le condizioni affinché si possano cogliere gli obiettivi che ci siamo posti".

Perché, aggiunge Nevi, "oggi Forza Italia è un partito in crescita" e "lo dimostrano tutti i risultati che ci sono stati sia alle elezioni amministrative che europee".

"Quella di Occhiuto - conclude - non è una sfida alla leadership di Tajani, non è una questione che riguarda personalmente lui e Tajani ma un dibattito politico che è utile che ci sia".

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