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Tajani incontra Draghi. "Sostegno sulla difesa e contrari sul catasto"

Gli azzurri: "Una crisi di governo sarebbe da irresponsabili". Il no a tassare la casa

Tajani incontra Draghi. "Sostegno sulla difesa e contrari sul catasto"

«È inaccettabile mettere a rischio la tenuta e la stabilità del governo. Ho ribadito a Draghi che voteremo per l'aumento delle spese militari». Antonio Tajani incontra il presidente del Consiglio nel giorno della telefonata del premier italiano con Vladimir Putin. Un faccia a faccia in cui il vicepresidente di Forza Italia conferma al presidente del Consiglio il sostegno del partito di Silvio Berlusconi al governo «soprattutto nel momento in cui si deve votare sulle spese per la difesa. Noi voteremo a favore di una scelta che va nella direzione dell'incremento fino al 2%».

Dall'ex presidente del Parlamento europeo arriva anche un messaggio chiaro sul tentativo dei Cinque Stelle di alzare la tensione dentro l'esecutivo per riconquistare visibilità. Tajani fa capire di non voler stare al gioco. «Io credo che dovrebbe lasciare Conte piuttosto che Draghi. Noi vogliamo che il governo rimanga in sella, sarebbe da irresponsabili far cadere il governo in questo momento. C'è un governo che deve fare molto e deve avere il pieno sostegno delle forze politiche, di unità nazionale, in un momento di grande difficoltà. Dopo le elezioni tornerà a governare chi ha vinto.

C'è ancora da combattere la guerra contro il coronavirus, da risolvere il problema di una guerra ai confini con l'Ue. La responsabilità ci impone di avere un governo solido che deve battersi per il tetto unico del prezzo del gas, per impedire che ci sia un ritorno al patto di stabilità, per l'autosufficienza agroalimentare, per l'accoglienza dei rifugiati e la ricostruzione dell'Ucraina. Siamo assolutamente convinti che lo strumento militare sia indispensabile per garantire l'indipendenza e la sicurezza del nostro paese e di tutto il nostro sistema industriale di fronte ad attacchi informatici. Questo è un governo atlantista, europeista, a differenza del precedente».

Tajani parlando con Draghi, oltre a sottolineare la valenza strategica dell'investimento nella difesa, offre sostegno al governo per l'iniziativa in seno all'Unione europea per un tetto europeo al prezzo del gas, propone un nuovo rinvio del Patto di Stabilità e un nuovo Recovery. E conferma l'assoluta contrarietà a nuove, eventuali tasse sulla casa. «Sul catasto siamo favorevoli all'articolo 6 comma 1 - dice Tajani - quello che punta a far emergere il sommerso. Non siamo d'accordo sul comma 2, dove si parla di equiparazione del reddito catastale al reddito di mercato. Questo potrebbe portare l'introduzione di nuove tasse. Ci fidiamo di Draghi quando dice che non metterà mai tasse sulla casa ma potrebbe farlo chi arriverà dopo di lui».

La panoramica sui temi caldi di questo ultimo anno di legislatura si conclude con la riforma della giustizia, uno dei temi su cui le distanze con i Cinque stelle restano più profonde. Forza Italia, infatti, l'aveva votata con la garanzia di poter apportare modifiche in Parlamento. I pentastellati, però, vorrebbero blindarla ponendo la fiducia. Una ipotesi che Tajani ha fatto sapere di non poter accettare in alcun modo e rispetto alla quale ha chiesto espressamente garanzie a Draghi.

Nel pomeriggio il vicepresidente di Forza Italia ha fatto il punto con Berlusconi.

Il Cavaliere sta lavorando in vista della sua rentrée pubblica dell'8 e 9 aprile a Roma, «L'Italia del futuro» che si svolgerà all'Hotel Parco dei Principi.

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