Antonio Tajani invita il governo a fare di più, molto di più. Il decreto d'urgenza "Cura Italia" varato dall'esecutivo giallorosso per fronteggiare l'emergenza sanitaria ed economica nazionale causa pandemia di coronavirus prevede 25 miliardi di stanziamenti, ma non è cifra che può essere sufficiente e che possa bastare al Paese.
Ecco perché in occasione del suo intervento a Mattino 5 sulla rete ammiraglia di Mediaset, il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani è tornato a sferzare il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e l'intera maggioranza, chiedendo a gran voce ulteriori misure.
Queste le parole dell'ex presidente del Parlamento Europeo: "C'è una fetta di società italiana, che non è tutelata in questo momento così complicato, subisce dei danni ma non è difesa dallo Stato, servono quindi più soldi da investire: abbiamo proposto di arrivare a 75 miliardi per il primo e secondo decreto". Insomma, mancano all'appello cinquanta miliardi, che dovrebbero arrivare direttamente a famiglie e imprese del Belpaese.
Urgono più soldi da investire per evitare tensioni sociali e scongiurare serrate o chiusure, così da tutelare i servizi essenziali forniti da tutte quelle categorie di lavoratori che, nonostante siano rimasti aperti in questa crisi, stanno subendo danni assai importanti. Come quella dei benzinai, giusto per fare un esempio, che ha annunciato la volontà di incrociare le braccia: "Dobbiamo scongiurare serrate come quella dei benzinai che erogano un servizio essenziale. Il nostro obiettivo è quello di evitare i fallimenti delle nostre imprese", ha aggiunto l'esponente azzurro.
Dunque, Tajani si è schierato al fianco degli imprenditori: "Gli imprenditori hanno ragione, essendo fuori dai benefici concessi dal governo. Subiscono il danno generato da questa emergenza ma non sono difesi dallo Stato".
L'intero centrodestra è in pressing sul premier e l'intero governo, per chiedere uno sforzo maggiore per il bene del Paese. Il leader della Lega Matteo Salvini, per esempio, è tornato a sottolineare l'importanza di aprire il portafoglio e le casse dello Stato per mettere a disposizione degli italiani 100 miliardi di euro contro l'emergenza coronavirus, così da sventare il pericolo di uno scontro sociale dalle conseguenze potenzialmente devastanti.
Idem Giorgia Meloni, che pretende maggior spesa da parte del Conte-bis, criticandolo per la comunicazione in questa emergenza e dicendo no a un cosiddetto "governissimo", mentre apre a nome di Fratelli d'Italia all'unità politica per gestire al meglio il delicatissimo periodo e non solo a livello prettamente politico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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