
Il panettone e il tavolo da biliardo. I soldi, tanti, erano nascosti lì. Da Sorrento arriva una storia di malaffare che sembra un capitolo di commedia all'italiana. In manette finisce il sindaco, Massimo Coppola (foto), espressione di un ventaglio di liste civiche con la benedizione del Pd e un passato nel centrodestra, ma sui siti campeggia lui, Lello il Sensitivo, personaggio a quanto pare molto popolare sugli schermi delle tv campane, e, si scopre ora, addirittura nello staff del primo cittadino. Naturalmente, come comunicatore. Scaramanzia e mazzette, dunque.
Coppola, 48 anni, avvocato, viene arrestato, come si dice in questi casi, in flagranza: in tasca un obolo appena ricevuto di 6 mila euro. Ma le cifre in ballo sono molto più consistenti e le banconote saltano fuori un po' ovunque. Con una fantasia che ammicca a secoli di furberie. A casa di Lello, cartomante e studioso di «porte temporali e noduli gravitazionali», insomma misteri insondabili, spuntano 167 mila euro. Il tesoretto è ben mimetizzato in un incavo sotto il panno verde, la grande e ultima passione del vulcanico «mago», «fiduciario e referente del sindaco - secondo gli investigatori - anche per gli affari illeciti».
D'altra parte, gli appalti oggetto di robusti appetiti sono di grande rilevanza: in gioco la refezione e contratti milionari per il periodo 2023-2026. I militari delle Fiamme gialle di Massa Lubrense perquisiscono le abitazioni di 22 persone e fra di loro ci sono imprenditorie e funzionari del Comune su cui sono puntati i riflettori. Insomma, si scoperchia con un'indagine ormai alle battute finali un sistema di corruzione che va oltre la singola vicenda. Ad avvalorare l'ipotesi maligna, c'è una circostanza sconcertante: già a Natale Coppola era stato controllato e dalla confezione di un panettone erano emersi 15 mila euro. Tutto a posto? Non proprio, quello era solo l'antefatto di quel che succede nelle ultime ore. Coppola, martedì sera, è a cena: al tavolo sono seduti in tre. C'è lui, poi un suo collaboratore, Francesco Di Maio, e poi l'imprenditore. Al dolce scattano i controlli: seimila euro sono appena passati di mano: 4500 vengono trovati addosso a Coppola, i restanti 1500 li ha Di Maio. Ma quella è la tranche di un pagamento complessivo molto più importante. Centoventimila euro, di cui 66 mila già incassati. Le verifiche si spostano sul team del primo cittadino, in particolare su Lello, al secolo Raffaele Guida, pirotecnico esperto di occulto che Coppola, già nel 2022, aveva scritturato, a pagamento, per il Comune.
Allora si erano sprecate le ironie dei giornali, ma il sindaco aveva replicato: «La notizia non c'è, anche perché lui ha rifiutato l'incarico». A completare la sceneggiatura arriva i altre notizie in rapida successione: nell'abitazione del sindaco vengono recuperati altri 34 mila euro, frutto probabilmente dei precedenti magheggi, 167 mila euro vengono fiutati nella dimora del sensitivo da Gringo, cash dog specializzato col suo olfatto infallibile nella lotta ai cattivi.
Il quadro è sconfortante: l'imprenditore pizzicato a tavola aveva già versato 50 mila euro per migliorie all'asilo comunale e insomma si intuisce che il do tu des era purtroppo una prassi collaudata. Il totale delle regalie viene aggiornato a quota 285 mila euro, ma quel che più colpisce è l'impermeabilità a qualunque monito. I 15 mila euro, sorpresa fra le uvette, erano stati restituiti a Coppola dal Tribunale del riesame che aveva giudicato insufficienti gli indizi. Ora si volta pagina.
E a chiudere una giornata nera per gli amministratori campani arriva anche l'arresto della sindaca dimissionaria di San Vitaliano Rosalia Anna Masi e del marito: al centro dell'indagine la gestione irregolare del Comune.
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