Tappeti rossi e strade blindate. Il trionfo di Trump-pacificatore (in Israele con lo "scudo blu")

Il tycoon celebra il successo diplomatico a Gerusalemme: il colossale dispositivo di sicurezza. Poi il summit da vincitore

Tappeti rossi e strade blindate. Il trionfo di Trump-pacificatore (in Israele con lo "scudo blu")
00:00 00:00

Israele celebra Donald Trump con un un'accoglienza da eroe, un tappeto rosso di 50 metri e un tripudio di bandiere a stelle e strisce. A salutare il presidente americano per la prima tappa del suo "tour della vittoria" è una folla in festa, ma anche misure di sicurezza senza precedenti, sin dal suo arrivo all'aeroporto Ben-Gurion, poco dopo le 9 di mattina locali.

La visita lampo dell'inquilino della Casa Bianca - la prima dal 2017 - inizia con una breve cerimonia di benvenuto con il presidente Isaac Herzog, il premier Benjamin Netanyahu con la moglie Sara, e il leader dell'opposizione Yair Lapid. Il convoglio blindato si sposta quindi verso la Knesset a Gerusalemme, dove è stato organizzato un incontro con le famiglie degli ostaggi, prima del discorso alla plenaria e poi del ritorno in aeroporto da dove Trump decolla verso Sharm el-Sheikh, in Egitto, per prendere parte allo storico vertice per la firma dell'accordo di pace a Gaza con una ventina di leader della regione ed europei. E dove decine di agenti presidiano l'International Conference Center per garantire che tutto proceda secondo i piani. Mentre a Tel Aviv, sabato sera ad arringare decine di migliaia di persone sono stati la primogenita del tycoon, Ivanka, il marito Jared Kushner - recentemente emerso come un attore chiave nei negoziati - e l'inviato speciale Usa Steve Witkoff. Per garantire l'incolumità del comandante in capo, le autorità israeliane hanno organizzato una gigantesca operazione di sicurezza, chiamata "Scudo Blu 6": migliaia di agenti della polizia sono stati dispiegati in aeroporto, a Gerusalemme e lungo le principali arterie di collegamento, a partire da stamattina presto. Sono state programmate significative chiusure stradali e la zona dello scalo dove atterra l'Air Force One è interdetta ai viaggiatori.

Secondo il Times of Israel, in queste ore The Donald vuole recarsi pure in uno degli ospedali che accolgono gli ostaggi liberati, se le condizioni lo consentiranno. Anche il vice presidente JD Vance domenica ha anticipato in un'intervista a Fox che "toccando ferro, siamo fiduciosi che gli ostaggi saranno rilasciati e che Trump li incontrerà e li saluterà di persona", sottolineando come la prima fase dell'attuazione dell'accordo di pace è un "grande giorno" per le famiglie degli ostaggi e "per il mondo intero, poiché siamo sull'orlo di una pace sostenibile".

Il New York Times, intanto, dipinge i "due volti" del presidente Usa, quello di "pacificatore" e colomba all'estero e quello di "vendicatore" e falco in casa. Nell'arco di due ore giovedì - riporta il quotidiano - Trump ha celebrato l'approvazione della prima fase dell'accordo di pace a Gaza e incriminato la "nemica" Letitia James, la procuratrice di New York che lo ha inquisito. "Due volti" che sono divenuti il tratto distintivo della sua amministrazione nel secondo mandato: mentre a Israele e Gaza si ballava per l'intesa che ha contribuito a far raggiungere, in casa il comandante in capo sta schierando la Guardia Nazionale nelle maggiori città democratiche.

Mentre faceva campagna per il Nobel per la pace come negoziatore, scrive ancora il Nyt, si è rifiutato di sedersi con i democratici per cercare un accordo sulla fine dello shutdown. Secondo la Casa Bianca, invece, non c'è alcuna dicotomia e gli obiettivi di Trump all'estero e negli Stati Uniti sono perfettamente allineati.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica